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MotoGP, Lorenzo: tutto in un giorno? un vantaggio

Jorge pensa al campionato: "Marquez non ha riferimenti con la MotoGP, io trovo subito il ritmo"


Jorge Lorenzo guarda il cielo di Motegi, forse cercando di scrutare fra le nuvole il futuro del campionato. Giocandosi il titolo, ogni imprevisto deve essere valutato nel migliore dei modi e cercato di essere girato a proprio favore. “Oggi ho dovuto cercare di impiegare il tempo nel miglior modo possibile, parlando coi meccanici e guardando dei video – racconta – Ma la decisione di interrompere tutto è stata giusta, senza elicottero medico sarebbe stato troppo rischioso, non si sa mai cosa può capitare”.

Ci vorrebbe la palla di vetro per sapere cosa succederà, ma forse queste condizioni potrebbero anche avvantaggiarlo. “Forse, sulla carta, ne potrei beneficiare – ammette – Per me è facile adattarmi subito alle condizioni di un circuito, sono veloce a trovare subito un buon ritmo. Questa abilità potrebbe aiutarmi, almeno così è stato in passato. Poi bisognerà vedere in questa occasione”. Potrebbe però essere il punto debole di Marquez, essendo un debuttante. “Anche lui impara in fretta il circuito – riflette il maiorchino – Ma effettivamente non ha mai guidato qui una MotoGP, non avrà riferimenti”.

Della penalizzazione di Marquez richiesta ieri, e non concessa, invece preferisce non parlarne. “Non ha nessun senso farlo, non mi interessa più. Devo solo entrare in pista e andare forte”. La promessa.

Anche Cal Crutchlow si dice d’accordo con le decisioni della Direzione Gara: “ovviamente sono deluso che i tifosi giapponesi non abbiano potuto vederci girare, ma la sicurezza in pista viene prima di tutto. Nessuno poteva prevedere delle condizioni simili ed è stato giusto cancellare entrambi i turni”.

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