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MotoGP, Motegi: gara e qualifiche in un solo giorno

Direzione gara: "diverse ipotesi a seconda del meteo. Non vogliamo né spostare né cancellare la gara"

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Un’altra volta la Direzione Gara deve rincorrere gli eventi. Se a Phillip Island erano state le gomme che si sbriciolavano dopo una decina di giri, a Motegi è la volta di nebbia e nuvole basse. Di nuovo la sicurezza è in primo piano e di nuovo non poteva essere garantita ai piloti. “Abbiamo tentato di tutto per cercare di salvare questa giornata, ma senza riuscirci – ha spiegato Mike Webb, parlando in rappresentanza della Direzione Gara – Il problema è che le leggi dell’aviazione giapponese non permettono il volo di un elicottero in scarse condizioni di visibilità ed è quello che è successo oggi. Siamo rimasti in attesa, ma nebbia e nuvole basse non hanno permesso il decollo”.

L’elicottero doveva arrivare in circuito già ieri, ma aveva già riscontrato gli stessi problemi. L’ospedale di riferimento è quello di Dokkyo, una cinquantina di chilometri dal circuito che significano però, nelle strette strade di campagna, circa un’ora di viaggio. “Abbiamo pensato ad altre soluzioni, ma erano impraticabili – ha continuato Webb – Siamo ancora pronti a fare atterrare l’elicottero in una zona vicina al circuito, o anche a trasportarlo lì via terra. Il problema però non cambia, perché continuerebbe a rimanere il rischio di non potere poi farlo decollare”.

Si è tentato quindi di elaborare un piano per le giornate di sabato e domenica, in modo da salvare il GP. “La giornata più critica è quella di domani – ha spiegato – in cui sono previste forti piogge che potrebbero impedire nuovamente il volo. Se tutto andasse nel migliore dei modi e si potesse girare già al mattino, la programmazione non avrà variazioni a parte un turno più lungo altrimenti abbiamo preparato delle opzioni”. Che sono in attesa di conferma. La situazione però è la seguente, un turno più lungo al pomeriggio e un altro più qualifiche e gara la domenica.

Nel peggiore dei casi, cioè che si debba perdere l’intera giornata di sabato, invece tutto si svolgerebbe la domenica. “Abbiamo proposto di partire la mattina presto, appena sorge il sole – spiega Webb – e permettere ai piloti di tutte le classi di avere un turno di libere, uno di qualifiche e la gara. Nella riunione con i team però in molti ci hanno chiesto un solo turno, che raggruppi libere e qualifiche. È un opzione possibile, ne parleremo domani con i piloti nel caso si ponga questa possibilità”.

La bozza presentata oggi, prevede l’inizio delle libere della Moto2 alle 6.10, con a seguire MotoGP e Moto3. Le gare invece sarebbero agli orari standard per Moto2 e MotoGP (12.20 e 14), mentre la Moto3 slitterebbe alle 15.30. Sperando che le previsioni siano veritiere e che domenica splenda veramente il sole.

Non c’è invece l’intenzione di posticipare la gara il lunedì e tanto meno di cancellarla. Su questo punto è stato chiaro il rappresentante di Dorna Javier Alonso: “in questo momento non c’è alcuna possibilità di spostare la gara – ha affermato – E tantomeno di eliminarla. Un cancellazione in questo punto del campionato sarebbe molto grave”. Il manager spagnolo ha anche risposto sulla possibilità di riportare il GP ad aprile: “è una stagione comunque complicata, due anni fa in quel periodo il circuito era innevato – ha ricordato – Sicuramente bisognerà per il futuro cercare di migliorare il trasferimento dalla pista all’ospedale. Oggi la pista era in condizioni che avrebbero permesso di girare senza problemi”.

A Motegi il motomondiale fa tappa dal 1999 e nessuno però si è mai accorto prima del problema. Che la logistica sia una delle più terribili del campionato, però, è chiarissimo a tutti. Un altro esempio di una gestione approssimativa di un campionato che è la massima serie del motociclismo. Per di più, con una comunicazione inadeguata su quello che stava accandendo, considerato che solo alle 16.45 i motivi ufficiali della cancellazioni sono stati comunicati ufficialmente. More of the same, direbbero gli inglesi.

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