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SBK, Laverty: Sykes e Guintoli? Più rispetto

Frecciata a Melandri dopo la bagarre in Gara 1. Sykes: "Era il suo giorno"

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Per essere un pilota dal futuro incerto, Eugene Laverty ha dato una risposta di evidente carattere nelle gare della Superbike a Jerez. Il pilota di Toomebridge ha salutato il team ufficiale Aprilia con una doppietta, prima di lasciare la sua RSV4 a Marco Melandri.

L'irlandese non riesce a spiegarsi la scelta di roster, avendo vinto nove gare contro le tre dell'italiano, ma ha tramutato la delusione in cattiveria agonistica. A motori spenti, tuttavia, non perde l'occasione per tirare una stoccata aggiuntiva dopo il sorpasso da annali in Gara 1.

"Sono state due vittorie sudate, ma la seconda è stata un po' più facile vista l'assenza di Melandri – ha detto LavertyQuest'anno ho fatto tante battaglie con anche con Sykes e Guintoli (che lo hanno accompagnato sul podio in Gara 2, ndr), e sono quelli che hanno dimostrato maggior rispetto".

Il riferimento al ravennate, accusato di essere entrato nel suo box due giorni fa, non è nemmeno tanto velato. Poi però arriva un pensiero dolce per Aprilia.

"Il titolo costruttori dimostra il valore di questa moto – ha aggiunto Laverty – Non solo io e Sylvain, ma anche Giugliano, Elias, e Fabrizio sono stati competitivi con la RSV4. Peccato per aver perso qualche punto importante ad inizio anno, ma non mi piace recriminare o cercare scuse. Finire secondi tra i piloti con più vittorie di tutti è comunque un risultato ottimo".

Il nuovo re Tom Sykes, con il quale è appaiato in termini di vittorie (nove), gli ha infatti reso omaggio.

"In Gara 2 ho fatto qualche modifica all'assetto ma non mi aspettavo di vincere – ha detto SykesOggi era il giorno di Eugene. Il titolo era la cosa più importante per me, e l'ho ottenuto lo stesso. È stato un piacere lottare con lui e Sylvain, soprattutto perché il titolo è rimasto in palio fino all'ultimo".

Sollevato anche Sylvain Guintoli, che avrà tutto il tempo per rimettere in sesto la spalla infortunata nella lunga pausa invernale.

"Questa stagione è stata fantastica, ho lottato per il Mondiale al debutto su una nuova moto – ha detto il francese – Purtroppo dopo l’infortunio alla spalla mi è sempre mancato qualcosa, ma ora ho tempo per guarire. Oggi, specialmente in Gara2, ho provato a stare con Eugene e Tom ma non avevo il ritmo e la forza per riuscirci. Si conclude una bella stagione, con un grande team e un grande compagno di squadra che mi ha dato filo da torcere".

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