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MotoGP, QP: Lorenzo centra la Pole (ed un gabbiano)

Phillip Island: Marc Marquez chiude secondo, terzo Valentino Rossi

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In questo oramai tecnologico e iperprofessionale mondo delle due ruote, uno degli affreschi più romantici che la Motogp riesce ad offrire, è il passaggio delle moto sul rettilineo dei box, quando il circuito sembra tuffarsi nell'Oceano, o altresì quando i piloti affrontano in derapata la lunga "lucky heights" che immette sul conosciutissimo tornante in discesa del tracciato. Il piccolo, funzionale, rovescio della medaglia di questo gran premio riguarda gli abitanti autoctoni dell'isola. Già, perchè se da un lato gli stessi piloti raccontano con una luce negli occhi certi passaggi, meno romantico risulta essere trovarsi un gabbiano in rotta di collisione quando si cerca la Pole Position.

Una situazione paradossale a cui è andato incontro - è il caso di dirlo - Jorge Lorenzo, che ha colpito un povero pennuto, rimasto poi incastrato nella carena del pilota spagnolo. Un inconveniente che però non ha fermato il portacolori Yamaha. Già, perchè in una giornata in cui regnano i dubbi sulla durata delle gomme, Jorge ha dato saggio della sua classe cristallina in un circuito in cui la scorrevolezza, la velocità, il dosaggio della derapata e la precisione risultano esser fondamentali. Il risultato, cronometro alla mano, è il nuovo record della pista letteralmente abbattuto - grazie anche al lavoro di riasfaltatura - di ben 766 millesimi di secondo.

1'27.899 il riferimento dello spagnolo di casa Yamaha, unico in grado di scendere sotto il muro dell'1'28. "E' stata una sorpresa quando ho visto l'uccello incastrato! Abbiamo fatto un grande giro. Per domani con il caos gomme? Non so ancora se la gara sarà più corta"

Per Lorenzo è la prima pole dal gran premio di Jerez de La Frontera di quest'anno.

E' sembrato meno incisivo del solito Marc Marquez, in un fine settimana in cui, il giovane rookie spagnolo, ancora non è riuscito a trovare il settaggio giusto della propria moto al 100%. Ciò nonostante, Marquez è l'unico pilota ad esser rimasto vicino a Lorenzo, chiudendo la sessione con un ritardo di 221 millesimi di secondo. "Vedremo domani che decisione prenderà la commissione gara per il consumo delle gomme. Con il setup non sono ancora al 100%. Con la dura mi sento abbastanza bene a livello di sensazioni". Queste le parole del capoclassifica in campionato.

Terza piazza per Valentino Rossi, staccato di 748 millesimi di secondo. Il pilota di Tavullia ha comunque mostrato un miglioramento prestazionale in qualifica, considerando che questa è la sua seconda volta consecutiva in prima fila : "Jorge ha fatto un gran giro. Io sono però contento. Non so quale sarà la situazione riguardo le gomme. Bisognerà vedere il loro consumo dopo un pò di giri. In realtà sia la dura che l'extra dura scorrono bene, però bisognerà vedere domani la situazione."

Quarta posizione per Alvaro Bautista (+0.814), davanti a Daniel Pedrosa, che solo all'ultimo istante è riuscito a risalire in seconda fila. Sesto e settimo il duo Tech3, con Crutchlow che questa volta si è dovuto sudare la posizione nei confronti di un Bradly Smith sempre più convincente. A seguire, ecco il trio Ducati con Hayden ottavo, Dovizioso nono e Iannone decimo.


CRONACA DELLE QUALIFICHE


Si partre con la Q1: protagonisti, tra gli altri, Aleix Espargaro con la aRT, Andrea Dovizioso Yonny Hernandez e Andrea Iannone con la Ducati

- Il primo ad effettuare un giro cronometrato è Laverty con la aRT del team PBM che chiude in 1'31.734, 860 millesimi meglio di Lukas Pesek con la Ioda.

- Claudio Corti passa in prima posizione: 1'30.530, ma molti protagonisti hanno comunque effettuato un giro lento.

- Espargaro infatti sopravanza il comasco di 449 millesimi di secondo. Iannone intanto fa registrare un casco rosso e Dovizioso una provvisoria terza piazza al terzo settore.

- Danilo Petrucci passa quarto a 923 millesimi da Espargaro. Dovizioso esce dall'ultima curva e chiude in terza piazza  (+0.334) divenuta poi terza

- Meglio del portacolori ufficiale fa infatti Andrea Iannone che si inserisce in seconda posizione a +0.241 quando mancano 7 minuti e 30 secondi alla fine.

-Sosta ai box per i protagonisti che iniziano a cambiare le gomme. Espargaro rientra proprio all'interno dei box per discutere e confrontarsi con il suo capotecnico.

- Da annotare la quarta posizione di Claudio Corti, la settima di Danilo Petrucci e la nona di Luca Scassa. Male Hernandez, solo 11esimo

- Nel suo tentativo veloce, Andrea Dovizioso si trova come "ostacolo" alla Siberia Hernandez. Il neo-pilota Ducati Pramac rovina in piena sostanza il giro all'italiano, non avvedendosi della Ducati #4.

- 1'29.999: Andrea Dovizioso si porta in prima posizione, scendendo sotto il muro dell'1'30 di un solo millesimo. Corti nel frattempo rimane quarto, a circa mezzo secondo dalla vetta.

- Dopo l'occhiataccia di Dovizioso alla Siberia, il povero Hernandez, salito in quinta piazza relativa, si prende anche un cenno di disappunto da parte di Espargaro, ostacolato all'ingresso della seconda curva. I due battibecano in maniera piuttosto accesa dopo la bandiera a scacchi.

- Andrea Iannone intanto sale in seconda posizione a soli 24 millesimi da Dovizioso. Due Ducati che passano il turno

- Bandiera a scacchi, fine Q1: Andrea Dovizioso e Andrea Iannone alla Q2. terzo Espargaro a soli 82 millesimi, rimasto fuori per soli 58 millesimi di secondo. Buonissima quarta posizione per Claudio Corti, davanti a Yonny Hernandez, Hiroshi Aoyama, Danilo Petrucci, poi Laverty, Barbera, Scassa, Staring, Pesek e Cudlin.

Parte la Q2:

- Jorge Lorenzo alla Lucky Heights centra un gabbiano che rimane letteralmente incastrato sulla carena destra, mentre Randy De Puniet cade all'ingresso dell'ultima curva.

- Primo giro cronometrato da parte di Lorenzo che chiude in 1'28.681. Miglior tempo con tanto di gabbiano, davanti a Crutchlow (+1.044), Hayden, Iannone Edwards

- Arriva Marc Marquez che chiude a soli 166 millesimi.

- Lorenzo nel frattempo continua a migliorare, accendendo tre caschi rossi. Sul traguardo si migliora di 154 millesimi, ma attenzione a Marquez che al T3 ha 199 millesimi di vantaggio. Si rinnova il duello tra i due in qualifica

- Pole per Marquez: 1'28.384, davanti a Lorenzo, Pedrosa a mezzo secondo e Rossi a 8 decimi

- Caduta nel frattempo per Colin Edwards con la FTR del team Forward.

- Si rientra ai box per il cambio gomme. Nota di colore: il povero gabbiano è rimasto incollato alla moto per tutti questi giri; i tecnici tolgono il povero uccello, per fare un check veloce di eventuali danni, e per la gioia di uno stuolo immenso di fotografi

- La situazione: Marc Marquez ha appena fatto il record della pista con il suo ultimo giro veloce. Lorenzo è secondo, Pedrosa terzo, poi Rossi, Crutchlow, Bautista, Smith, Dovizioso, Hayden, Iannone, Edwards e De Puniet senza tempo. Si riparte con le gomme nuove per gli ultimi 5 minuti e mezzo

- Escono tutti tranne Jorge Lorenzo, ancora a colloquio con Ramon Forcada

- Il primo a lanciarsi è Valentino Rossi che chiude con un ritardo di 465 millesimi di secondo, solo 5 millesimi peggio di Pedrosa.

- Marquez intanto al T1 ha 32 millesimi di vantaggio su se stesso, che diventano 131 al T2 e 146 al T3. Marquez chiude in 1'28.120. Rossi si porta intanto in terza posizione con Bautista quarto. Pedrosa scende in quinta, davanti a Smith e Crutchlow

- è il turno di Lorenzo che ha un vantaggio di 27 millesimi sul T3: lo spagnolo sfonda letteralmente il muro dell'1'28, girando in 1'27.899. Record abbattuto di 766 millesimi di secondo.

- Bandiera a scacchi: ultima occasione per Marquez, considerando che il secondo giro di Lorenzo è stato più lento. Lo spagnolo però ha 4 decimi di ritardo al T2. Le gomme non reggono lo stress di due giri lanciati. Pedrosa risale la china in quinta posizione

 

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