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MotoGP, Rossi e Pedrosa, alleati di Lorenzo

Nel primo match point Marquez può contare solo su se stesso e sulla matematica

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Phillip Island sarà il primo match point per Marc Marquez, la prima possibilità di laurearsi campione del mondo. Un risultato che un debuttante aveva centrato l’ultima volta anni fa, quando nel 1978 ci riuscì “king Kenny Roberts. I 43 punti di vantaggio su Lorenzo sono un bottino importante quando mancano solo tre gare alla fine del campionato, uno di quei vantaggi che dovrebbero mettere al riparo da ogni sorpresa. Anche se Marquez mette le mani avanti, ricordandosi il 2010 e il titolo Moto2 perso per un incidente in Malesia che lo mise fuori dai giochi e fece anche temere per il proseguo della sua carriera. Chiudere i giochi in Australia sarebbe perfetto, sulla stessa pista dove lo fece Lorenzo lo scorso anno.

A Marc servono ancora 7 punti, calcolatrice alla mano, vediamo con quali risultati Marc sarebbe campione:

- Se Marquez finisse e Lorenzo 3° o peggio

- Se Marquez finisse e Lorenzo 4° peggio e Pedrosa non vincesse

- Se Marquez finisse e Lorenzo 7° o peggio e Pedrosa 2° o peggio

- Se Marquez finisse e Lorenzo 10° o peggio e Pedrosa 3° o peggio

- Se Marquez finisse e Lorenzo 12° o peggio e Pedrosa 4° o peggio

- Se Marquez finisse e Lorenzo 14° o peggio e Pedrosa 4° o peggio

- Se Marquez finisse e Lorenzo 15° o peggio e Pedrosa 5° o peggio

- Se Marquez finisse e Lorenzo non prendesse nessun punto e Pedrosa 5° o peggio

La matematica dice che il gioco di squadra questa volta potrebbe fare veramente la differenza. Soprattutto se Marquez vincesse la gara, la posizione del suo compagno di squadra sarebbe fondamentale. Il podio è quasi sempre stato monopolizzato dai tre spagnoli e se Pedrosa guardasse le spalle a Marc il titolo sarebbe più facile da conquistare. In verità, questa, sembra essere una situazione impossibile, almeno che quelli non fossero veramente in valori in campo.

Dani ha visto la possibilità di lottare per il campionato sfumare ad Aragon e proprio per ‘colpa’ di Marc. Senza la caduta provocata dal contatto con il compagno di box, in cui è stato tranciato il cavo di un sensore del controllo di trazione, la classifica adesso terrebbe ancora in gioco Pedrosa. In realtà lo fa ancora, perché 54 punti di svantaggio con ancora 75 da assegnare non lo escludono dai giochi. Dani deve però arrivare davanti a Marc, recuperargli ancora almeno 5 punti che lo manterrebbero ancora impartita. Cinque punti, proprio quelli che dividono una vittoria dal secondo posto.

Da questo punto di vista Lorenzo è avvantaggiato. Non solo perché può contare sulla voglia di riscatto di Dani, ma anche perché il suo ‘partner’, Valentino Rossi, non ha più nessun obiettivo di classifica. Il problema è che, fino a oggi, il Dottore non è stato abbastanza veloce per introdursi nella lotta degli spagnoli. Ha fatto passo avanti nelle ultime gare, la velocità sul giro secco ora è simile agli avversari, ma il ritmo gara è ancora diverso.

Potrebbe aiutare Lorenzo Phillip Island, pista che dovrebbe esaltare le caratteristiche della Yamaha, o almeno non esaltarne i punti deboli. Su questo circuito Valentino potrebbe fare il passo avanti decisivo e diventare l’ago della bilancia del campionato. A domanda diretta, se aiuterebbe il compagno di squadra anche nel caso fosse davanti a tutti, Rossi ha risposto on una battuta: “dipende da cosa mi chiederà la Yamaha… e da cosa gli risponderò io”.

Tante possibilità per un solo risultato.

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