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MotoGP, QP Sepang: solo Marquez piega Rossi

Vale mancava dalla seconda piazza dal 2010. Lorenzo e Pedrosa in 2ª fila, Bradl KO

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Uno scroscio di pioggia caduto al termine della Q1 a Sepang ha complicato le strategie dei piloti per la sessione di qualifiche decisiva per l'assegnazione della pole position. Con solo alcune curve della pista bagnate ed un asfalto in rapido asciugamento, il migliore a dominare il caos è stato Marc Marquez, autore dell'ottava pole position stagionale con un tempo di 2'00.011. Alle sue spalle hanno chiuso Valentino Rossi, che torna in seconda posizione per la prima volta da Motegi 2010, e Cal Crutchlow. Jorge Lorenzo apre la seconda fila davanti a Dani Pedrosa ed Alvaro Bautista, mentre Andrea Dovizioso comanda la pattuglia Ducati dall'ottava posizione. Non ha preso il via Stefan Bradl, che ha riportato la frattura della caviglia destra durante la FP4 ed è stato dichiarato non idoneo a partecipare alla gara di domani.

"Sono soddisfatto di come è andata oggi – ha detto Rossi – Stamattina abbiamo fatto una modifica alla moto che mi ha dato un buon passo anche con gomme usata. Era difficile, perché c'era la prima curva bagnata e all'inizio ho rischiato di cadere. Con Dovi ho forse guadagnato in rettilineo ma perso qualcosa all'ultima curva perché per passarlo ho fatto una traiettoria non ottimale. Il tempo fatto mi rende giustizia, credo fosse il mio potenziale".

Q2 – La pista è umida in un paio di settori ed i piloti procedono con relativa cautela. Lorenzo accusa un'incertezza e rientra ai box, mentre Rossi si porta provvisoriamente al comando con un 2'03.499 davanti a Pedrosa e Bautista.

Le traiettorie si asciugano però velocemente, con i tempi che passano rapidamente in 2'01 alto. Anche Crutchlow e Marquez raggiungono Rossi e Pedrosa in vetta prima del cambio gomme di rito.

Il più veloce al rientro è Lorenzo, che abbassa i riferimenti di un secondo netto. Seguono Crutchlow, Rossi e Bautista. Il maiorchino lima due ulteriori decimi all'ultimo tentativo utile, ma la pole position rimane una questione tra Rossi e Marquez. Il "Dottore" ha Dovizioso davanti a sé ma il forlivese correttamente non lo intralcia, anzi, forse lo favorisce con la scia nel lungo rettilineo dietro ai box. In ogni caso, con un 2'00.336 il pilota Yamaha si porta al comando prima di subire il sorpasso da parte di Marquez, autore di un giro al limite su una Honda imbizzarrita che solo lui, ancora una volta, riesce a domare. È l'unica moto di Tokyo davanti a tre Yamaha (Crutchlow terzo, Lorenzo quarto).

Q1 – Edwards fa da apripista con un 2'02.858. Il texano è in grande spolvero e viene inizialmente sopravanzato solo da Espargaró, due decimi più veloce. Iannone si inserisce tra i due dopo aver montato un nuovo treno di gomme, ma resta pericolosamente vicino ai tempi delle CRT. Sul finale, il pilota di Vasto va in testa con un vantaggio di tre decimi per poi finire lungo alla prima staccata mentre comincia a cadere qualche goccia di pioggia che costringe i piloti al rientro ai box, lasciando l'italiano ed Espargaró a qualificarsi per la Q2.

FP4 – Lorenzo fa prove tecniche di durata, inanellando ben 15 giri e trovando la solita regolarità di passo, con un ritmo di 2'01 basso, ma è Marquez ad aggiudicarsi il miglior tempo con un 2'00.803. Solo i due spagnoli abbattono il muro del 2'01, ma Crutchlow, Pedrosa e Rossi li inseguono a distanza ravvicinata, racchiusi in quattro decimi.

Bautista comanda il secondo gruppo con distacchi più marcati (+ 1.079), davanti a Smith e Bradl. Il tedesco è stato anche protagonista di una caduta che lo ha lasciato. Con possibile infortunio alla caviglia destra, il pilota è stato trasportato al centro medico per accertamenti. Chiudono la Top le Ducati ufficiali di Hayden e Dovizioso, poi Iannone ed Espargaró.


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