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MotoGP, Rossi: Marc e Jorge? bello non entrarci

Valentino critico sulla gara alle 16: "noi piloti non abbiamo voce in capitolo su certe decisioni"

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L’aria in sala conferenze è tesa fra Lorenzo e Marquez, Valentino Rossi cerca di sdrammatizzare con una battuta: “è una bella bega, sono contento per una volta di non esserci in mezzo”. Ci aveva provato anche qualche minuto prima, commentando la penalizzazione inflitta a Marc, “io avrei preferito i due o tre anni di squalifica che avevo proposto – ride, prima di tornare serio – A parte gli scherzi, penso che Pedrosa sia stato veramente sfortunato, alla fine sono d’accordo con la decisione della Direzione Gara”. Ma il Dottore a Sepang sa anche essere combattivo, soprattutto quando si parla di sicurezza e di una gara ritardata di due ore con il grandissimo rischio di pioggia.

Come lo scorsa anno, quando la gara fu fermata in anticipo.

“Non mi sembra una grande idea, lo trovo solo un modo per aspettare che piova. Andrà bene per le tv e lo show”.

Non è la prima volta però che voi piloti vi lamentate su questo punto.

Ma non ci ascoltano, non siamo abbastanza importanti. Per certe questioni non abbiamo grande voce in capitolo”.

Passiamo allora ai tuoi obiettivi, cosa ti aspetti da questo fine settimana?

Fino a questo momento posso dire di essere felice dei miei risultati, ma ho bisogno di ancora qualcosa in più per stare coi primi tre. Ho alzato il mio livello, ma non ancora abbastanza. Ad Aragon ho fatto dei passi avanti, mi ha rallentato la scelta della gomma sbagliata”.

Questa pista ti può aiutare?

“Mi piace molto, soprattutto con la MotoGP, si fanno delle grandi derapate. Però qui vanno forte tutti, è normale, facendoci molti test ne conosciamo ogni centimetro”.

L’ultima volta con la Yamaha qui, nel 2010, avevi vinto.

Bisogna sempre provarci e fisicamente mi sento meglio oggi che allora”.

Cosa ti ricordi dei test invernali?

Le buone sensazioni sulla M1, però è strano: sono passati solo pochi mesi ed è come fossero 10 anni, li sento lontanissimi”.

La battaglia tra Lorenzo e Marquez ti potrebbe aiutare?

“Non so, forse. Dipende da come reagirà Marc alla tensione, c’è chi va più piano e chi ancora più forte. Alla fine non ha troppo senso pensare agli altri, devo concentrarmi su me stesso. Un po’ di nervosismo fa parte del gioco, ma bisogna saperne approfittare”.

Ritornando alla decisione su Marquez, ti hanno stupito i 25 punti di penalizzazione alla Honda?

Non me li aspettavo, ma il campionato costruttori non è una cosa di cui mi importi molto. Alla fine lo vincerà ugualmente la Honda”.

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