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SBK, Magny Cours: chi sale e chi scende

Guintoli al comando, Giugliano primo degli italiani. Laverty e Melandri in crisi

Magny Cours: chi sale e chi scende

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La prima giornata di prove della SBK sul circuito di Magny Cours ha avuto come protagonisti il meteo (spesso imprevedibile in Borgogna) e Sylvain Guintoli. Il pilota di casa, che a Laguna Seca ha dovuto inghiottire un boccone amaro dopo due quinti posti (nonostante la Superpole ed il comando in Gara 1 prima della bandiere rosse) che lo hanno fatto scivolare al terzo posto in campionato, ha iniziato con il piede giusto.

"Oggi è stata una buona giornata per noi, non solo per il primo tempo nelle qualifiche ma soprattutto per il feeling con la mia RSV4 – ha dichiarato il francese di ApriliaHo fatto il giro veloce con una gomma usata di dieci giri, e questo significa che stiamo lavorando nella direzione giusta. Come inizio non c'è male, ma è la domenica che conta”.

Soddisfatto anche Davide Giugliano, che ha fin qui confermato le buone prestazioni di Laguna Seca chiudendo al sesto posto assoluto e primo tra i piloti italiani.

“Oggi è andata abbastanza bene – le parole del 23enne romano – Stiamo lavorando molto sulla moto e siamo riusciti ad andare subito forte. Questa mattina la pista era umida e quindi abbiamo fatto solo qualche giro, che ci potrebbe essere utile nel caso si dovessero ripetere le stesse condizioni. Nel pomeriggio invece, con la pista asciutta, abbiamo avuto modo di lavorare decisamente meglio. Sono contento perché abbiamo usato un solo treno di gomme e non siamo lontani dai primi. Certo ci sono ancora alcuni aspetti da migliorare, ma per quello avrò tempo anche domani”.

Venerdì deludente invece per Eugene Laverty, reduce da tre vittorie ed un terzo posto nelle ultime quattro gare. L'irlandese, complici alcuni problemi di assetto, ha subito una piccola battuta di arresto, fermandosi a  + 0.742 dal miglior tempo del compagno di squadra.

"Il meteo ci ha fatto perdere metà della prima sessione, poi abbiamo avuto qualche difficoltà nel settaggio dell’elettronica, per quanto riguarda il freno motore ed il controllo di trazione – ha detto LavertyVerso la fine delle qualifiche siamo riusciti ad avvicinarci alle prestazioni dei migliori, ma ci rimane ancora molto lavoro da fare per essere costantemente veloci. Analizzeremo i dati questa sera per essere al meglio nelle prove di domani”.

Discorso analogo per Marco Melandri, ottavo e obbligato a risalire rapidamente la china per mantenere aperta, almeno matematicamente, la caccia al titolo.

“Oggi le condizioni non erano facili ed il meteo non ci ha permesso di sfruttare il primo turno al massimo – ha dichiarato il ravennate – Nel pomeriggio in qualifica la pista era quasi asciutta, anche se, in alcuni punti ancora umida. Nonostante tutto siamo riusciti a migliorare il feeling al posteriore, mentre fatico ancora con l’anteriore in ingresso e il passo non è ancora vicino a quello dei primi. Per domani mi auguro di avere delle condizioni stabili, completamente asciutto o bagnato”.

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