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Ultimatum a Spies: 3 giorni per la SBK

Batta vuole lasciare Ducati, che intanto vuole Dall'Igna o Furusawa per rilanciarsi

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Se la formazione della squadra ufficiale Ducati in MotoGP è nota da tempo, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la SBK. La Casa di Borgo Panigale sta preparando la ricetta per risalire la china dopo un anno nero per il Reparto Corse e, senza possibilità di stravolgimenti, gli ingredienti principali sono rappresentati dai piloti.

Non è un mistero che Ducati voglia spostare Ben Spies in SBK dopo un anno praticamente perso in infermeria, e voci ben informate parlano di una sorta di ultimatum posto al texano, che avrà fino a domenica per decidere se accettare una Panigale o restare in MotoGP ma (molto probabilmente) su una D16 in configurazione "production racer", vale a dire moto attuale ma con software Magneti Marelli e quattro litri in più di benzina a disposizione (oltre ad una mescola addizionale). Il contratto prevede infatti un impegno per due anni con il costruttore italiano, ma include una clausola che ne facilita gli spostamenti.

Nel caso accettasse l'offerta, Spies si ritroverebbe quasi sicuramente a fare da compagno di box a Chaz Davies, attualmente su BMW. Il cast anglofono non sarebbe però la sola novità. Molto bolle in pentola anche dietro le quinte. In una intervista uscita oggi sul Corriere dello Sport Francois Batta, team manager di Alstare, parla infatti di divorzio anticipato con la Casa bolognese, con la quale aveva siglato un contratto biennale.

"È stato un anno disastroso e la colpa non è dei piloti – la tagliente dichiarazione del belga – Lo sviluppo della moto è stato molto lento, e gli sponsor cominciano ad abbandonarci. Considerando che devo sobbarcarmi la maggior parte dei costi, non credo ci siano i presupposti per continuare il rapporto con Ducati nel 2014".

Se ciò dovesse accadere, la Casa potrebbe affidarsi a Feel Racing, l'antenna tecnologica con sede nel bolognese che attualmente sostiene la squadra ufficiale BMW. Ma i rinforzi tecnici attesi da Ducati dopo una campagna acquisti aggressiva – si parla da tempo di Gigi Dall'Igna, ed è emerso anche il nome di Masao Furusawa, deus ex-machina della Yamaha M1 – potrebbe anche convincere Batta a tornare sui suoi passi.

Per ora sono solo voci, ma tanti indizi fanno una prova: Ducati vuole a tutti i costi cambiare rotta.

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