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SBK, Laguna Seca: chi sale e chi scende

Sykes in fuga verso il titolo. Occasione sprecata per Guintoli. Cresce Giugliano

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Con la vittoria in Gara 1 a Laguna Seca, Tom Sykes ha raggiunto quota sette successi, più di chiunque altro in SBK nel 2013. Il vantaggio in classifica (22 punti su Guintoli, primo degli inseguitori) è di quelli rassicuranti. Tuttavia, con 125 punti ancora in palio, il britannico non può abbassare la guardia.

"“La gara accorciata (12 giri all'ultima partenza, ndr) favoriva indubbiamente le BMW, che hanno più problemi di usura di noi – ha detto SykesAlla partenza mi sono anche toccato con Guintoli, che ha preso la mia leva del freno. Ho spinto forte per non perdere il contatto con loro, cercando di mantenere la concentrazione nonostante le interruzioni, e mi sono anche tenuto qualcosa nel taschino".

A tre giri dal termine, dopo una lunga battaglia con Davies e Melandri, il pilota Kawasaki ha portato l'attacco decisivo, aumentando il ritmo fino a prendere un margine di sicurezza sul traguardo.

"Alcuni dicevano che non sapevo vincere nella lotta di gruppo, e credo di aver dimostrato che si sbagliano. Ho fatto dei bei sorpassi ed avevo un buon passo, ma domani sarà un'altra storia”.

Il grande sconfitto al traguardo è Sylvain Guintoli, autore di due partenze al fulmicotone prima delle interruzioni delle bandiere rosse. Dopo aver dettato il ritmo nella prima e seconda frazione, il francese non è riuscito a ripetersi in quella decisiva per l'assegnazione dei punti.

“Sono sicuramente deluso perché siamo passati da dominare la Superpole e le prime due partenze a faticare per finire in quinta posizione – le parole di GuintoliIl risultato finale non ci rende giustizia, avevo il passo e la tranquillità giusta per vincere questa gara. Purtroppo essere nel gruppo non è come stare davanti, tutto diventa più difficile. Non riesci a seguire le tue linee e questo ti fa perdere tempo, infatti non sono riuscito a ripetere i cronologici di prima. Peccato, questa era una gara in cui potevamo guadagnare punti importanti, ma vedremo di rifarci domani”.

In sesta posizione, Davide Giugliano ha comandato ancora una volta lo schieramento di piloti privati, mancando di una manciata di secondi il podio. L'aver fatto gara coi primi della classe rincuora però il 23enne romano alla vigilia di Gara 2.

"Siamo riusciti a restare sempre molto vicini ai piloti ufficiali in testa alla gara – ha dichiarato GiuglianoDobbiamo lavorare ancora per ritrovare maggiore fiducia nelle nostre possibilità, ma penso che alla fine dei conti un sesto posto sia un buon risultato. Oggi ho lavorato con il mio team anche per provare qualche cosa che ci potrebbe dare un ulteriore aiuto domani".

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