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SBK, Melandri-Laverty: Cavatappi "galeotto"

Disaccordo sul sorpasso all'ultimo giro. Il ravennate: "Mondiale ormai perso"


Marco Melandri ha percorso forse il giro per lui più amaro della stagione all'ultima tornata di Gara 1 della SBK a Laguna Seca. Il ravennate si è trovato da potenzialmente secondo a scalzato dal podio. Normale amministrazione nella giostra imprevedibile delle corse, lo ha detto lui stesso a fine gara, ma la manovra con la quale Eugene Laverty gli ha tolto il terzo posto ha lasciato perplesso il ravennate.

"Sono deluso, perché avevo il passo per vincere – ha detto "Macio" a caldo – Sapevo che Laverty ci avrebbe provato, ed ho tirato la staccata di qualche metro in più del solito. Lui ha frenato ancora più tardi, andando leggermente lungo. A Istanbul la Direzione Gara aveva parlato chiaramente di eventuali sorpassi al 'cavatappi' specificando come, se un pilota fosse andato oltre al cordolo, avrebbe poi dovuto restituire la posizione. Così non è stato fatto".

"Avevo già passato Melandri nello stesso punto dopo la prima ripartenza, ed era il mio terzo tentativo di agguantare il podio all'ultimo giro – la versione del pilota ApriliaAvevo problemi di aderenza sull'anteriore ma sul finale avevo preso fiducia. Ho chiuso gli occhi e ne è valsa la pena".

Continua dunque la tradizione controversa della curva 8/8A, dove già Valentino Rossi era stato al centro di manovre destinate a far discutere a lungo gli appassionati, prima da carnefice con Stoner e poi da vittima con Marquez. Alla domanda se avesse imitato quest'ultimo, con il quale si troverà quasi certamente in pista il prossimo anno, Laverty ha risposto scherzando: "Semmai il contrario".

Il sorpasso di oggi, pur essendo diverso da quelli visti in MotoGP (la moto di Laverty è andata oltre il cordolo di destra solo di pochi centimetri), ha divertito indubbiamente gli astanti. Tuttavia, con 45 punti da recuperare e 125 in palio, il morale di Melandri è a terra.

"Oggi ho perso definitivamente la possibilità di lottare per il titolo – ha detto sconsolato il pilota di BMW – Ho tanti punti da recuperare e Sykes è sempre lì a lottare almeno per il podio. Peccato, ma più di così davvero non potevo fare. Ieri la moto era a posto ma oggi, forse a causa delle temperature, non avevo aderenza davanti e non potevo forzare a sufficienza la staccata. Le bandiere rosse, onestamente, mi hanno aiutato. Ho potuto fare qualche modifica al davanti, altrimenti non avrei nemmeno lottato per il podio. Comunque, visto quanto sono corte le vie di fuga qui, era giusto fermarsi per sistemare gli air fence".

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