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BMW S 1000 RR, l'evoluzione della specie

VIDEOTEST : Ad Imola in sella alla moto di serie ed alla sua evoluzione Superbike

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Dalla base alla regina, dalla versione di serie alla Superbike. Prove del genere capitano poche volte nella vita, a maggior ragione in un anfiteatro splendido come il circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. BMW Motorrad Italia ha voluto mettere a disposizione di noi fortunati giornalisti la scala evolutiva della propria S1000RR. Un test veloce - solo quattro giri per ogni modello - ma emozionante, adrenalinico.

Così, affiancati da piloti simpatici e alla mano pronti a darti dei consigli utili - preziosissimo quello di Alessandro Polita "Mai girato a Imola? In bocca al lupo" con tanto di risata e pacca sulla spalla - alle 10.00 del mattino, dopo il turno dei nostri colleghi russi, ci infiliamo tuta, casco, stivali e guanti, e siamo pronti per affrontare quelle curve viste fino a quel momento solo in televisione, ammirando il duello del 2002 tra Troy Bayliss e Colin Edwards.

BMW S1000RR BASE - Pensare che una delle moto più potenti in circolazione sia da considerare come invece una Entry Level in questa prova, può solo che far sorridere. La S1000 RR è oramai una nostra vecchia conoscenza. Abbiamo imparato ad apprezzarla e guidarla sia durante la nostra prova di Vallelunga, che nella comparativa dello scorso anno di Misano. Imola certo è un circuito molto tecnico e complicato, quindi sfruttiamo anche questo modello per riuscire a capire un minimo le traiettorie. Il motore è,come da "tradizione", veramente potente, sorprende l'elettronica di serie con la gestione della trazione DTC - Dynamic Traction Control. L'anteriore è diretto e fluido, ma leggermente troppo pesante nei cambi di direzione, cosi come il posteriore, che tendeva a schiacciarsi un pò troppo. Insomma, un setting forse troppo morbido. Solita nota di merito per l'impianto frenante, veramente potente e Modulabile.

BMW S1000RR HP4 - Saliamo sulla versione High Performance e già la musica cambia radicalmente. Questa è una moto  le cui novità non si limitano solo ad un affinamento della potenza, ad un aumento della coppia ai medi regimi, o ad una diminuzione del peso per via dei numerosi particolari in carbonio, quanto piuttosto all'introduzione di vere e proprie sospensioni elettroniche semi-attive.

Di questo modello ne parleremo in maniera più approfondita più avanti, ma è indubbio il grande passo avanti in special modo a livello ciclistico. Questa High Performance è veramente la quint'essenza di una moto di serie tra i cordoli. Le sospensioni semi-attive elettroniche permettono una guida ancor più fluida ed efficace, settandosi in funzione del riding mode utilizzato e quindi, conseguentemente, in base anche alla nostra guida. Il controllo di trazione è ancora più affinato e minuzioso, oltre che personalizzabile durante la guida. Il motore è inoltre più sfruttabile, più gestibile, corposo ma dolce, e permette una miglior confidenza con il mezzo. La moto entra forte in ingresso di curva, mantenendo un assetto stabile e preciso, scendendo in piega in maniera fluida, ma mai in maniera secca.

BMW S1000RR STOCK BARRIER - Avevamo parlato qui della Superstock campionessa in carica. Una moto con una sella parecchio imbottita per avere le gambe in posizione poco angolata. Una moto rigidissima, reattiva ma al contempo stabile. Sembra di star seduti su un pezzo di compensato tanto è rigida dietro (considerando anche i 15 chili che intercorrono approssimativamente tra il sottoscritto e Barrier), ed inoltre le sospensioni elettroniche sono tarate per un pilota di questa stazza e con un certo tipo di guida. Un mezzo cattivo, emozionante nello scendere dalla Piratella, con il posteriore da tenere sotto controllo con il gas ed il movimento della moto che, nonostante la sua rigidità, punta deciso con l'anteriore dove vogliamo. Sensazioni che si ripercorrono all'uscita delle Acque Minerali, o all'ingresso della Rivazza. Non è una moto "facile" come la Superbike di Melandri, è paradossalmente più estrema da portare, sopratutto in un circuito così tecnico come l'Enzo e Dino Ferrari di Imola.

BMW S1000RR SBK MELANDRI - Con queste premesse saliamo sulla Superbike di Marco Melandri che di serie, in teoria, ha ben poco: più di 225 cavalli ad oltre 14.000 giri/min, 165 kg di peso, forcelle figlie della tecnologia Motogp ed un'elettronica che adatta l'erogazione "tagliando" due cilindri in uscita di curva. Sembra un V4, piuttosto che un quattro in linea. La moto è inverosimilmente  facile, e ci proietta con fluidità e decisione verso le staccate, dove possiamo scalare senza l'ausilio della frizione. La S1000RR superbike è Leggera nei cambi di direzione, ma comunque salda all'anteriore, come avvertito all'ingresso delle Acque Minerali, o alla staccata della Rivazza, dove l'assetto di un pilota come Marco Melandri, con un passato in 250cc, esce a galla.

La Superbike è una moto che ti prende per mano, nonostante spinga paurosamente dai 6000 giri/min, scatenandosi una volta passati i 10.000 giri/min, ed in questo, ricorda la sua "sorella di serie", la HP4. Per saperne di più sul test della versione SBK, vi rimandiamo al link della nostra prova.

Basta parole, vi lasciamo alla nostra video prova. Un consiglio: guardatelo tutto e, verso la fine, alzate il volume!

GALLERY TEST IMOLA BMW MOTORRAD






Abbiamo emulato Marco Melandri e Sylvain Barrier utilizzando i seguenti capi tecnici Dainese

AGV CORSA

Anziché progettare a partire dalla calotta esterna, AGV STANDARDS, modello del quale il CORSA fa parte, inizia dalla testa del pilota le cui misure sono tradotte in un formato digitale, tramite una scansione laser. La scansione tridimensionale è una tecnologia estrememante precisa (al decimo di millimetro) che permette la trasformazione in dati digitali delle forme antropomorfe e successivamente condurre studi puntuali sulla fisionomia umana che sono il punto di partenza per la progettazione delle parti del casco a contatto con il viso. Il casco, riprodotto in tutte le sue parti mediante un modello matematico, consente l’effettuazione di analisi FEM  (Analisi agli Elementi finiti) che simula al computer una serie di crash test che riproducono non solo i test di omologazione ma anche prove secondo i più severi standard di AGV.

FULL METAL PRO

Tutta la tecnologia e l’esperienza maturata da Dainese nelle corse e nella collaborazione con i grandi campioni del motociclismo ha portato allo sviluppo di questo guanto racing dal livello di sicurezza elevatissimo, e che mantiene allo stesso tempo un grande comfort di guida. Costruito utilizzando i materiali più resistenti e all’avanguardia, come titanio, fibra di carbonio, filo di Kevlar®, per consentire un’elevatissima resistenza all’abrasione e all’assorbimento degli impatti, presenta soluzioni tecniche frutto dello studio ergonomico e dei punti più sollecitati in caso di caduta.

 

TORQUE PRO OUT D-WP

Tecnologia e design aggressivo si fondono in questo stivale racing in Lorica® dall’elevato livello di sicurezza, grazie al sistema antisupinazione snodato DAxial in TPU, tallone ammortizzato per ridurre gli impatti da compressione, inserti in acciaio su fianchi e tallone ed in nylon su pianta e punta. Versatilità nell’utilizzo su strada in ogni condizione climatica grazie all’interno impermeabile in D-WP, ma anche comfort attraverso la regolazione del polpaccio che consente una corretta vestibilità. Suola a texture differenziata ed inserti in TPU sul fianco interno consentono un grip elevato durante la guida

LAGUNA SECA PRO prof ESTIVA

Innovazione e funzionalità: nella tuta Laguna Seca Pro estiva, un design essenziale e moderno si fonde con soluzioni tecniche frutto di decenni di esperienza maturata con i campioni del motociclismo. Eccellenza nella protezione grazie alle spalle coiniettate con inserti in alluminio, protezioni composite su gomiti, ginocchia e tibie fanno di questa tuta confezioanta nella speciale pelle D-Skin, un capo estremamente tecnico. Ergonomia e mobilità sono assicurate grazie ad elastici biassiali, aggancio tuta-stivale, agli inserti in tessuto S1. Gobba aerodinamica con prese d’aria, foratura piazzata e la fodera removibile NanoFeel consentono un comfort elevato anche nella guida più sportiva.

 




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