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SBK, Badovini riporta la Panigale in Superpole

Nürburgring: prima pole del biellese in SBK. Melandri e Sykes in prima fila

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Come Senna, dal quale prende il nome, Ayrton Badovini si è confermato re della pioggia al Nürburgring, dove ha ottenuto la prima pole position della sua carriera in Superbike con un tempo di 2'09.513. In prima fila anche Melandri e Sykes, mentre sono rimasti esclusi dalla sezione decisiva Laverty, Fabrizio, Giugliano e Checa.

SUPERPOLE 1 – La pioggia comincia a cadere proprio all'apertura della pit-lane, costringendo la direzione gara a dichiarare la Superpole "wet". Come da procedura, i turni si riducono da tre a due, ma aumentano di durata a 20 minuti.

Dopo alcuni tentativi andati a vuoto da parte di Badovini e Rea rispettivamente con slick ed intermedie, tutti i piloti optano per le gomme da pioggia. Melandri rompe gli indugi con un 2'17.136, con Cluzel e Badovini inizialmente gli unici in grado di contenere il distacco entro il secondo.

Negli ultimi cinque minuti, Guintoli è il primo ad abbattere il muro dei 2'17, seguito a ruota da Baz prima di subire la consueta zampata di Sykes, che stacca tutti di mezzo secondo.

Con i piloti che prendono progressivamente confidenza con la pista bagnata, sul finale si accendono caschi rossi a profusione. Il più veloce è Badovini, autore di un 2'13.459 con il quale precede Sykes (+ 0.105, unico altro pilota sotto i 2'14). Seguono Guintoli (+ 0.578) che risale dal dodicesimo al terzo posto all'ultimo giro lanciato, poi Rea, Melandri e Baz. Più attardato Davies (settimo, + 2.189) davanti a Cluzel ed Haslam, nono ed ultimo a qualificarsi per la Superpole 1. Esclusi Camier, Laverty, Fabrizio, Giugliano e Checa.

SUPERPOLE 2 – Badovini marca subito un altro 2'13.863, ma è Melandri a fare la lepre con un 2'13.263 che lo porta ad oltre mezzo secondo di vantaggio sugli inseguitori. I due italiani continuano a rispondersi colpo su colpo. Il biellese segna un 2'12, il ravennate addirittura un 2'11 e poi un 2'10. Sykes è il primo degli inseguitori, davanti a Davies, Baz e Rea.

La pioggia cala progressivamente di intensità, ed i tempi si abbassano di conseguenza. Tom Sykes si porta in seconda posizione, separando la coppia di italiani al vertice, ma poi scivola. Melandri alza il ritmo per evitare rischi inutili vista anche la caduta del compagno di squadra Davies, mentre Badovini spinge al massimo fino all'ultimo fermando il cronometro sul tempo di 2'09.513 che per un decimo gli vale la prima pole della carriera in classe regina e seconda della Panigale (la prima di Checa a Phillip Island). Chiude la prima fila Sykes, seguito da Baz, Rea, Haslam, Davies, Guintoli e Cluzel.

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