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Dorna: taglio netto ai test SBK

Stop alle prove durante il campionato. Tre giornate collettive pagate dall'organizzatore

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La Superbike del futuro sta, forse un po' macchinosamente, prendendo forma. Le novità più sostanziali nel testo di regolamento più recente fissano ad otto il numero dei motori utilizzabili nell'arco di una stagione (sei per un pilota appartenente alla categoria SBK EVO), oltre ad applicare un tetto ai prezzi di freni e sospensioni.

Tutte mosse trapelate ormai da tempo, ma pur sempre di cambiamento si tratta. Non sorprende che la Dorna, da quest'anno a capo sia di MotoGP che di SBK, abbia attuato una netta virata verso la riduzione dei costi. Ma tra il dire ed il fare, recita il proverbio, c'è di mezzo il mare. In questo caso anche letteralmente, dal momento che Gregorio Lavilla (ex pilota, membro della Race Direction e direttore sportivo del campionato) ha annunciato che le prossime modifiche al regolamento includeranno anche un taglio netto dei test organizzati da parte delle singole squadre, con un occhio di riguardo ai più costosi, ossia quelli fuori dall'Europa.

"Vogliamo abolire i test privati oltreoceano come quelli solitamente organizzati a Phillip Island una settimana prima dell'inizio del campionato – ha spiegato Lavilla al Nürburgring – Non sarà possibile nemmeno effettuare prove a campionato iniziato. L'idea della Dorna è quella di organizzare e sostenere i costi, gomme comprese, di tre giornate di test nei lunedì post-gara. Vorremmo anche limitare le prove invernali, ma al momento non ci sono i presupposti per farlo".

In fase di valutazione non ci sono però solo le regole sulle giornate di prove a disposizione. Anche la discussa regola del "rolling chassis" – che vieta la seconda moto per pilota, senza però un risparmio sostanziale di risorse dal momento che tutti i componenti devono essere pronti ad essere assemblati – potrebbe venire eliminata o per lo meno modificata in maniera sostanziale.

"Stiamo valutando la possibilità di consentire ai team di schierare una seconda moto, magari usandola solo in caso di danni ingenti alla prima. In questo caso però, alcuni costruttori hanno espresso la volontà di alzare i costi. L'importante sarebbe prima di tutto ridurre il gap di prestazioni tra Superpole e gara".

Ultimo, ma non in ordine di importanza, argomento in discussione è quello dei contributi alle squadre, altro punto rispetto al quale la MotoGP è più munifica.

"Vogliamo estendere il contributo per le trasferte a 24 piloti in Superbike contro i 20 attuali ha svelato Lavilla – Fare ricrescere la SBK è l'obiettivo principale di questi cambi regolamentari. Per ora ci siamo concentrati sugli aspetti prettamente tecnici, ma vogliamo riesaminare tutto. Siamo in ritardo, anche perché dobbiamo ascoltare diverse Case e squadre che spesso si oppongono ma non propongono soluzioni alternative, ma stiamo facendo del nostro meglio".

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