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MotoGP, Brno, Crutchlow: elogio della follia

"A volte sono un po' matto, ma qui ho un risultato importante alla mia portata"

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Il 2013, per Cal Crutchlow, può essere visto come l'anno della consacrazione. Elogiato per velocità ma tacciato in passato di scarsa costanza di rendimento, il britannico sembra aver "messo la testa a posto", imponendosi come pilota satellite di indiscusso riferimento. Eppure il cambiamento agonistico non sembra averne intaccato l'indole sincera e dissacrante, come dimostra l'ennesimo siparietto a base di British humour offerto al pubblico di Brno dopo la seconda pole position stagionale.

"Questo risultato è un bel passo avanti rispetto alle prime sessioni, eravamo in difficoltà, anche se il passo è sempre stato buono – ha esordito il pilota del team Tech3 – Abbiamo fatto cambiamenti radicali e migliorato ad ogni turno, quindi ottenere la pole position è il modo migliore per chiudere alla vigilia della gara. Spero che domani funzioni tutto altrettanto bene".

Credi si tratti della tua miglior qualifica in MotoGP?

"Si, perché non credo che la pole di Assen fosse vera al 100% perché mancava Jorge. Oggi invece vale ogni centesimo. C'erano tutti e stavano tutti bene".

Come giudichi le tue chance domani?

"Il mio stile non si addice alle curve veloci di questa pista, ma sono andato forte anche se non è la mia preferita. Ho fatto buone gare qui in passato, e spero che il meteo regga e ci consenta di correre al vertice. Credo che sia quello che tutti vogliono, dopo aver corso ogni turno sull'asciutto. Se facessimo un piccolo passo avanti nel WUP posso giocarmi un risultato importante".

Che gara ti aspetti?

"Lo scorso anno qui ho corso in solitaria, ma preferisco fare battaglie. Il tempo passa più in fretta. So che alcuni altri non la pensano così, ma se riusciamo a stare nel gruppo dei primi dovrei riuscire a fare una buona seconda metà di gara al contrario di quanto successo ad Indianapolis".

Sembra che Yamaha ti stia aiutando di più dopo il tuo annuncio che andrai in Ducati...

"Stai scherzando? Certo, ho ricevuto il nuovo serbatoio a Indy, ma non mi ha portato vantaggi fin qui. Apprezzo lo sforzo di Yamaha, che mi ha dato una buona moto e anch'io continuerò a dare il massimo da qui alla fine".

Rossi ha parlato di qualifiche falsate dai "traini". Che ne pensi?

"Non sono d'accordo. Ho fatto il mio giro da solo. Non mi piace seguire nessuno, e nemmeno essere seguito. Credo che il formato migliore sia quello della Superpole, con un solo giro lanciato a disposizione per turno".

Si è parlato molto della tua frecciata a Lin Jarvis in parco chiuso...

"Ah si? Beh, forse i risultati di domani non mi daranno ragione. Ma ad essere onesti le condizioni nelle quali hanno provato Rossi e Lorenzo erano diverse, più calde. Poi erano qui soprattutto per provare il cambio nuovo. Hanno girato con tempi lenti, ma hanno comunque due giorni di vantaggio, al contrario di tutti gli altri".

Ed il gesto "dell'ombrello", a chi era diretto?

"Volevo scacciare una vespa. No, era un gesto rivolto al mondo intero. Non c'è niente che non va, solo qualcosa nella mia testa. A volte sono pazzo".

L'ennesima disamina a metà tra il serio ed il faceto. Un po' come il famoso saggio di Erasmo da Rotterdam, che pose le basi per la riforma protestante. Chissà se le parole del britannico sortiranno lo stesso effetto sul motomondiale...

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