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MotoGP, Marc Marquez: ora il gioco si fa duro

Lorenzo: "non siamo i favoriti, se vogliamo questo titolo dobbiamo tornare a vincere subito"

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C’è qualcosa di diverso in Marquez dopo la vittoria a Indianapolis, la terza consecutiva, come se l’ultimo successo gli avesse dato una maggiore consapevolezza dei suoi mezzi, come se il mondiale non fosse più solo un sogno ma qualcosa di più concreto. “E’ vero ho più sicurezza, ma perché dopo 10 Gran Premi adesso conosco meglio la moto – ammette – Adesso riesco a capire prima della gara quello che potrò e quello che non potrò fare”. Marc dimostra grande lucidità e non nasconde le difficoltà che potrebbe avere. “A Brno ho avuto sempre inizi un po’ complicati, anche se lo scorso anno ho vinto – spiega – Le Yamaha partiranno avvantaggiate, hanno fatto i test poco tempo fa e sia Jorge che Valentino sono sempre stati veloci”.

Anche quando si incomincia a parlare del futuro e degli obiettivi iridati inizia a non sbilanciarsi troppo. “Non penso alle prossime gare, preferisco guardare giorno per giorno. Soprattutto in un momento della stagione importante come questo, alla seconda di tre gare consecutive – afferma – Al fatto che sono al comando della classifica ci penso, ma da ora in poi ogni gara sarà sempre più dura, tutti abbiamo lo stesso obiettivo e siamo vicini. Abbiamo ancora quasi metà campionato da correre”. Su quale sia l’avversario più pericoloso, non sa decidersi. “Se guardo alla seconda parte della scorsa stagione sia Dani che Jorge sono stati fortissimi – risponde – Potrei dire Pedrosa, ma solo perché ha meno punti di svantaggio”.

I due spagnoli, invece, hanno un solo bersaglio e Jorge Lorenzo gioca a carte scoperte: se vogliamo questo mondiale dobbiamo iniziare a vincere il prima possibile, anche se so che non sarà facile”. Il maiorchino non sale sul gradino più alto del podio da Barcellona e se vuole ridurre i 35 punti di svantaggio non può perdere altro tempo. Sa che in questo momento è svantaggiato, la Honda sembra continuare a progredire e anche i tracciati storicamente feudo Yamaha sembrano traballare. “Spero che il cambio seamless non sia fondamentale per potere battere i nostri avversari perché non ce lo abbiamo ancora – maschera con una battuta le preoccupazioni il campione del mondo – Un vantaggio comunque dovrebbe darcelo, quando arriverà”.

Lorenzo non si nasconde: “in questo momento non siamo noi i favoriti e sarà difficile da qui in avanti. Spero che questa pista ci aiuti, la M1 si trova bene e anche io”. Anche per quanto riguarda l’infortunio il peggio sembra essere passato: “non è tanto quello a fare la differenza – sottolinea – quanto il fatto di non essermi potuto allenare per un po’ di tempo. Ma adesso ho potuto ricominciare”.

Anche Dani Pedrosa condivide le stesse preoccupazioni. “Nei due giorni dopo la gara di Indianapolis la spalla mi faceva veramente male, ma questa notte sono riuscito a riposare e ora sembra andare un po’ meglio” spiega. Il catalano non vuole fare previsioni per la gara, ma cede a un cauto ottimismo. “Domani mattina salirò in moto e solo in quel momento valuterò la mia condizione – continua – Però anche a Indianapolis sembrava essere impossibile il secondo posto e invece sono riuscito a conquistarlo. Qui dovrebbe andare meglio, è un circuito meno esigente dal punto di vista fisico”.

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