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MotoGP, Hayden & Dovizioso: fratelli-coltelli

Nicky: "Colpa mia, contatto di gara". Andrea: "Non mi è piaciuta, ma va bene così"

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La 'coppa Ducati', oppure se meglio preferite, la guerra dei poveri ad Indianapolis è stata vinta da Nicky Hayden che all'ultima curva dell'ultimo giro ha dato una sportellista a Dovizioso, e si è preso la posizione di forza.

Peccato che, nel contempo, entrambi siano finiti fuori pista, abbiamo saltato sul cordolo come due crossisti, finendo per regalare l'ottavo posto tanto combattuto a Bradley Smith. Del resto, come si suol dire, fra i due litiganti il terzo gode. Sempre.

E' la seconda gara questa, comunque, che i due compagni di squadra finiscono per puntarsi reciprocamente il dito. Forse per questo la Direzione di Gara li ha convocati entrambi per chiedere spiegazioni.

"Non è stato niente di che - si è giustificato Hayden - chiamano sempre quando c'è un contatto. E' stata un incidente di gara. Un errore mio.  Ovviamente non volevo toccare il mio compagno di squadra così duramente. Il fatto è che sono stato un più veloce  di lui per l'intero fine settimana e, sì, è chiaro che ognuno di noi vuole essere la prima Ducati al traguardo. Non è una cosa che accade tutte le settimane, in tutte le gare. Non è un problema. Non faremo la terza guerra mondiale per questo".

Hayden, Dovizioso e Bradley SmithMa come è andata esattamente?

"Non abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo. Ieri dopo le qualifiche pensavamo di aver trovato la direzione giusta, ma oggi in gara dopo alcuni giri c’è stato un notevole calo di grip al posteriore, ed ho subito perso contatto con Rossi dopo che mi ha passato, anche a causa di un piccolo errore da parte mia. A questo punto mi sono trovato a lottare con Dovi, che spinge veramente forte e non fa mai troppi errori. Ci siamo scambiati le posizioni alcune volte e all’ultima curva dell’ultimo giro abbiamo avuto un contatto, ed è stata solo colpa mia. Siamo entrambi usciti oltre il cordolo e Smith purtroppo ci ha superati sul traguardo".

L'americano, che lascerà la Ducati a fine stagione, non ha ancora deciso cosa fare nel futuro.

"Non ho ancora chiara la situazione. Ho due possibilità fra MotoGP e Superbike, ma al momento non c'è ancora nulla di certo. Sono al cinquanta per cento".

E' un po' seccato, Nicky, ma non solo per il contatto.

"Non avevamo lo stesso grip di sabato. E' stato molto frustrante, non è una situazione facile. Speravo di fare molto meglio di così. Spero che la prossima settima sia diverso. Brno mi piace molto, è uno dei migliori circuiti del campionato e visto che ho mancato la corsa l'anno passato non vedo l'ora di tornarci".

Non c'è dubbio che in Repubblica Ceca assisteremo alla terza fase della 'Ducati Cup'. Questo è quantomeno ciò che ci aspettiamo interpretando le parole di Andrea Dovizioso.

"La gara è andata più o meno come me l’aspettavo, l’obiettivo era di finirla con un passo di 1’40. Fino a dieci giri dalla fine, se le gomme avessero tenuto, saremmo stati contenti - ha spiegato il forlivese - Poi c'è stato un calo anomalo e gli pneumatici si sono distrutti nell'angolo, sia a sinistra che a destre. A quel punto è iniziata una gara di strategia fra me e Nicky. E all'ultimo giro, essendo davanti, gli ho chiuso tutte le porte, non c'era aperto nemmeno uno spiraglio…solo che lui ha voluto entrare a tutti i costi, così ci siamo toccati. Facciamogliela passare come una normale sportellata in gara".

Sarà, ma l'impressione, appunto, è che ad Andrea non sia piaciuta.

"Logico: perdere due posizioni all'ultima curva, dopo averle meritate, scoccia, ma non c'è senso a fare della polemica dopo aver preso quaranta secondi dai primi. Solo che due gare fa lui si era lamentato molto per una mia manovra, ma questa mi sembra molto peggio…Comunque non è questo il punto, ci sono altri problemi".

I soliti, verrebbe da dire.

"Siamo in una situazione molto particolare. A Brno ci sarà qualcosina di nuovo che abbiamo provato a Misano, una gestione dell'erogazione più dolce. Ma i nostri limiti ci saranno sempre. In questo momento non ci sono evoluzioni a breve di qualcosa di veramente differente. A casa stanno lavorando forte ma non stiamo ottenendo ciò che vogliamo".

 

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