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MotoGP, Marquez vs. Bradl: sfida tra i giovani

FP3: Marc il più veloce, Stefan il più costante. Rossi settimo, spalla lussata per Spies

Dopo aver lasciato sfogare Stefan Bradl (secondo a + 0.281), a lungo il più veloce nella terza sessione di prove libere della MotoGP a Indianapolis, Marc Marquez ha suonato la carica a quattro minuti dal termine del turno infrangendo (unico a riuscire nell'impresa) il muro dell'1'39 con un 1'38.844 che ha alzato la proverbiale asticella (fin lì, i primi cinque erano racchiusi in soli tre decimi). Il tedesco ha comunque fatto da riferimento in termini di passo, con ben 11 tornate percorse sul ritmo di 1'39 medio contro le 4 di Marquez.

Più attardato (+ 0.597), Cal Crutchlow chiude la prima fila virtuale davanti ad Alvaro Bautista, Dani Pedrosa, e Jorge Lorenzo. Solo settimo Valentino Rossi, che aumenta il proprio distacco rispetto a ieri di tre decimi e chiude a + 0.796. Come Lorenzo, il "Dottore" non è stato capace di migliorarsi nelle fasi finali, e dovrà migliorare soprattutto nel secondo e terzo settore in vista delle qualifiche.

Continuano a navigare ai margini della Top 10 le Ducati. Il più veloce sulla D16 è stato ancora una volta Andrea Dovizioso, nono a + 0.968 con Nicky Hayden e Andrea Iannone in rapida successione alle sue spalle.

Se da un lato il pilota di Vasto ha dato segnali incoraggianti nonostante una spalla in condizioni precarie dopo la lussazione rimediata in Germania, una brutta tegola si è abbattuta sul team Pramac, che ha visto il rientrante Ben Spies sbattere violentemente la spalla sinistra (non quella infortunata) prima sul cupolino e poi sull'asfalto dopo un high-side alla curva 4. Il texano, visibilmente dolorante tanto da non riuscire a sfilarsi il casco senza l'aiuto di un commissario, è stato portato al centro medico per accertamenti, dove gli è stata riscontrata una lussazione della spalla con un danneggiamento dell'akromion claveare. Resta in dubbio la sua partecipazione alla gara.

Sul fronte CRT continua a comandare Aleix Espargaró che però non migliora anche a causa di una rottura del motore della sua ART. Alle sue spalle, in tredicesima posizione assoluta, Danilo Petrucci lo bracca ad un solo decimo di distanza. Leggermente più attardato Claudio Corti, quindicesimo.

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