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MotoGP, Marquez: sfida vera con Dani e Jorge

Lorenzo: "Sono quasi al 100%, ora basta errori". Pedrosa: "Spalla OK"

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Se il passato conta qualcosa in questa pazza stagione della MotoGP, il GP di Indianapolis dovrebbe sorridere ai piloti Honda, che dominano la classifica iridata staccati di 16 punti con l'esordiente Marc Marquez al comando e reduce da due vittorie consecutive.

"Siamo a metà stagione ed ho ricaricato le pile nella pausa estiva, ora si tratterà di ritrovare la confidenza con la moto, passo dopo passo – ha dichiarato il rookie catalano, che in caso di vittoria farebbe "cappotto" sul suolo americano dopo i trionfi di Austin e Laguna Seca Dani e Jorge però saranno in forma e non sarà facile ripartire da dove ci siamo fermati".

A ringalluzzire il morale del 20enne spagnolo, c'è il ricordo delle due vittorie consecutive ottenute in Moto2 negli anni passati.

"A Indy ho sempre fatto buone gare, ma è difficile perché le condizioni dell'asfalto cambiano molto nel corso del fine settimana. Siamo tutti nella stessa situazione e partirò con calma nelle libere per sistemare la moto al meglio e portare a casa un altro buon risultato".

Da tenere sotto osservazione, l'asfalto scivoloso. Lo scorso anno Stoner, Spies e Hayden sono caduti rovinosamente in qualifica, ed i recenti infortuni di Lorenzo e Pedrosa spingono alla cautela.

"Certo, la pista è pericolosa, ma non si può guidare con quella mentalità altrimenti non si va veloce – ha analizzato Marquez – La curva 13 ha creato problemi lo scorso anno, quindi farò più attenzione".

A cercare di fermare la sua cavalcata trionfale sarà innanzitutto il compagno di squadra Dani Pedrosa, due volte vincitore a Indianapolis, nel 2010 e 2012.

"La riabilitazione ha consistito nello stare a riposo – ha raccontato il vice-campione L'osso dà segni di miglioramento, quindi non mi resta che salire in sella e capire quale sia la situazione. Questa però è una pista particolare. L'aderenza cambia radicalmente dalla mattina al pomeriggio, e non è facile trovare l'assetto giusto".

Dovrà fare attenzione anche Jorge Lorenzo, staccato di 26 punti in classifica e con il difficile compito di ritrovare la fiducia necessaria per spingere al massimo dopo le brutte cadute in Olanda e Germania.

"Non sono ancora nella stessa condizione fisica che alla vigilia di Assen, ma sto molto meglio che a Laguna Seca ed ho approfittato della pausa per rimettermi in forma il più possibile – ha raccontato il maiorchino, reduce da due giorni di prove in Repubblica Ceca A Brno mi sono sentito in condizioni quasi perfette, il che è importante anche sotto l'aspetto psicologico".

A dare man forte a lui e Valentino Rossi potrebbe arrivare il tanto atteso cambio 'seamless', provato a Brno ma ancora senza una data ufficiale di impiego in gara.

"È in fase di sviluppo, quindi non è pronto ad essere portato in pista durante un GP. Spero che arrivi il prima possibile per avere un'arma in più nella lotta per il titolo. Migliorare la moto renderebbe la vita più facile a me e Valentino, ma queste cose non dipendono dai piloti. Il nostro lavoro è quello di salire in sella ed andare il più veloce possibile. Prima di Assen avevo guidato molto bene al Mugello e Barcellona, e se non faccio altre stupidate potrò vincere ancora."

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