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MotoGP, Alex Marquez: io e Marc, stesso stile

"Mio fratello è il mio punto di riferimento anche in allenamento e un grande aiuto"

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Le “famiglie da gara” nel motomondiale non sono una novità e per il paddock, a volte, il termine fratello è confermato anche dal legame di sangue. Rimanendo solo ai tempi recenti basti ricordare Nicky Hayden e i fratelli Roger Lee e Tommy, oppure Aleix e Pol Espargaró che il prossimo anno si troveranno l’uno contro l’altro in MotoGP. Ci vorrà ancora qualche anno per il confronto diretto fra i due fratelli Marquez, ma bisognerà solo essere pazienti. Marc è andato in vacanza in testa alla classifica della classe regina, mentre Alex, alla sua prima stagione completa in Moto3, ha già sfiorato il podio più volte ed è 5° in classifica generale.

Dalla sua parte ha i consigli di suo fratello, che più volte gli ha ripetuto come l’importante sia andare sempre più forte, anche al costo di qualche caduta. Con il maggiore la tecnica sembra avere funzionato e il minore vorrebbe ripeterne le gesta. Scherzi a parte, il rapporto dei due fratelli è molto stretto e spesso si allenano insieme anche a casa.

Marc è il pilota che guardo di più in pista e anche se non fosse mio fratello lo farei ugualmente – spiega Alex – Il nostro stile di guida è molto simile, usiamo molto il corpo e i gomiti. In parte è qualcosa che ho imparato da lui. Fuori dalla pista è di grande aiuto per me. Decidiamo gli allenamenti insieme quando ci incontriamo. La verità è che avere un fratello in MotoGP, che corre nel mondiale da 6 anni e conosce bene tutti i circuiti, è un aiuto enorme”.

Alex e Marc MarquezDa buoni piloti, quando si ritrovano l’un contro l’altro, anche solo in allenamento, l’agonismo prende il posto dell’amicizia. “Per me è una motivazione extra allenarmi con lui – dice Alex – perché quando vinco la soddisfazione è maggiore. Cerco sempre di stargli più vicino possibile e di rendere le cose più difficili, ma alla fine riesce a farmi tirare fuori qualcosa in più. Lo guardo sempre mentre ci alleniamo, farlo con qualcuno più forte ti rende più forte ogni giorno e ti dà più voglia di migliorare. Marc è molto forte in bicicletta, anche se la differenza di età è evidente, ma cerco comunque di stargli vicino. Fra tre anni ne riparleremo”.

Come il fratello, Alex è uno che non si arrende e avere un campione come Marc come punto di riferimento lo sprona ancora di più a raggiungerlo. “Nel weekend di gara non ho molto tempo, ma appena ho qualche minuto libero cerco di vedere cosa sta facendo – continua Marquez junior – Qualifiche e gare comunque non me le perdo mai”.

Alex ha dimostrato di sapere sfruttare al meglio gli insegnamenti del fratello nella prima metà della stagione, “non mi aspettavo di essere così vicino al gruppo di testa, il mio obiettivo era stare nei primi 10 – afferma – Ho imparato molto dai miei avversari. Adesso arriveranno dei circuiti che conosco meglio, devo solo migliorare sul passo di gara per riuscire a salire sul podio”.

Buon sangue non mente.

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