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MotoGP, Cuzari: tutti vogliono le nostre Yamaha

Non solo Hayden, contatti "con tutti, anche Melandri, ma fino a Indy tutto in stand-by"

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Il mercato della MotoGP si sta, lentamente, assestando. Le CRT, dure a morire, hanno comunque spinto Honda, Yamaha e Ducati ad offrire pacchetti "satellite" (moto intere, con diversi gradi di elaborazione tecnica in meno rispetto ai prototipi "puri") a prezzi più contenuti. Il primo a cogliere la palla al balzo è stato Giovanni Cuzari, patron del team Forward, che si è assicurato le Yamaha attualmente in uso al team Tech3 per la prossima stagione (quattro moto, con tre motori e due revisioni per ognuna).

La M1 è una moto indubbiamente competitiva, come dimostrano anche i risultati di Cal Crutchlow da pilota "privato", ma soprattutto – a differenza della Honda "PR" – rodata. Un fattore da non trascurare nella mente di un pilota, che solitamente preferisce correre che fare il collaudatore. Logico quindi che le moto di Forward facciano gola. Il primo nome ad essere associato al team alla vigilia della pausa estiva fu quello di Nicky Hayden, che lascerà Ducati a favore di Crutchlow, ed è ancora in cerca di una sistemazione di prestigio in MotoGP o Superbike. Non è solo l'americano, tuttavia, ad aver parlato con la squadra.

"Ho parlato con molti piloti, non solo Hayden, ed al momento non c'è nulla di ufficiale – ha detto CuzariOra però è tutto in stand-by. Non voglio mettere pressione ai miei due piloti, non se lo meritano".

Qual è la situazione contrattuale di Corti ed Edwards?

"Edwards è in scadenza, Corti ha un'opzione per correre un altro anno ma potrebbero non esserci i presupposti. Ma vorrei lasciare entrambi tranquilli e concentrati sul campionato. Colin ha dato credibilità al progetto CRT fin dagli albori. Per quanto riguarda Claudio, a parte la nazionalità in comune, ho ritenuto corretto dargli una possibilità perché può essere molto veloce e credo che in Moto2 sia stato cacciato ingiustamente. È un buon rookie e voglio dargli più tempo".

Quando riaprirete i colloqui di mercato?

"Non prima di Indianapolis. Intanto avere due M1 ha reso il team molto appetibile. Rispetto alle moto ufficiali avremo 4 litri in più di benzina ed una gomma in più a disposizione. Poi la centralina unica, con la quale corriamo già quest'anno, non dovrebbe rappresentare un problema. Possiamo contare sull'esperienza di Dirk Debus, titolare della 2D che già lavora con Yamaha, che a sua volta ha comunque hardware Magneti Marelli".

Si può dire che in molti vi fanno la corte?

"Abbiamo ricevuto molti contatti, persino da Melandri. Ringrazio Ezpeleta e Yamaha per avermi dato l'opportunità di un mettere in piedi un progetto appetibile. Il nostro obiettivo è non uscire dalla 22ª posizione per continuare ad usufruire dei contributi Dorna, ma sulla carta la moto dovrebbe essere uno spettacolo…"

Non male per una cifra ben inferiore al milione di euro a moto…

"Bisogna precisare che 850mila euro è il prezzo di leasing di motori e revisioni. La cifra non comprende telai, forcelloni, motori per i test, e ricambi da vari".

Intanto il primo tassello dei team CRT è stato sistemato. Con la pressoché totale certezza che Aspar continuerà il suo rapporto con Aprilia, resta da definire chi si aggiudicherà la Honda "PR" (si parla di cinque moto in vendita, ma solo Gresini è in fasi avanzate di trattativa).



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