Valentino Rossi è un pilota di poche parole. Diretto ed ironico, il nove volte iridato raramente gira intorno agli interrogativi dei giornalisti. Piuttosto, li "spigola" come i cordoli con la moto. Ecco che cosa ha risposto alla domanda se potesse decidere di raccogliere la sfida di Suzuki e riunirsi al team manager ed amico Davide Brivio:
"Sicuramente non commetterò lo stesso errore due volte – ha raccontato, riferendosi al passaggio a Ducati, al sempre ben informato Günther Wiesinger di SpeedWeek – Yamaha è la mia squadra, e la M1 è la mia moto. Finché sarò competitivo, finché posso lottare per il podio e la vittoria, continuerò con loro".
"Ero preoccupato per il pensionamento di Furosawa, il mio migliore amico e sostenitore in Yamaha. Credevo che, senza la sua guida, non avrei ricevuto lo stesso trattamento di prima classe. Ora so di aver fatto uno sbaglio: il trattamento che ricevo oggi è lo stesso dei tempi migliori", ha poi specificato Rossi riguardo ai motivi del passaggio, poi rivelatosi fallimentare, in Ducati.
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