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SBK, Gara 1: Melandri "iceman" a Mosca

Il ravennate vince una gara ad eliminazione e recupera in classifica. Badovini 3º

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La prima gara della Superbike, in scena sul circuito di Mosca, ha regalato emozioni e colpi di scena in quantità. Con condizioni meteo mutevoli – pioggia solo in alcuni settori della pista prima del diluvio sul finale – Marco Melandri si è dimostrato il pilota con maggior sangue freddo centrando una vittoria importantissima in chiave mondiale con il ritiro di Sykes (motore KO) ed il sesto posto di Guintoli (di nuovo in testa alla classifica a + 4 su Sykes). Il ravennate ha limato così il proprio gap da 53 a 32 punti. Chiudono il podio Davies e Badovini, che regala il primo podio alla Panigale nella classe regina. Quinto posto per Fabrizio, mentre il poleman Giugliano è uscito di scena al primo giro per una caduta.

"È stata una gara pazzesca – ha detto Melandri ai microfoni della television – Sull'asciutto perdevo qualcosa, Davies andava fortissimo. Con le condizioni miste volevo evitare rischi e portare a casa il secondo posto, ma quando ha iniziato a piovere ho capito di potermela giocare. Sotto il diluvio non è stato facile. Si è trattato di una delle gare più difficili della mia carriera".

LA CRONACA – Problemi per Sykes alla partenza del giro di ricognizione. Pista chiazzata e nubi minacciose, ma i piloti partono con le slick. Davies è il più lesto allo spegnimento dei semafori e prende subito metri insieme a Giugliano. Alle loro spalle, Laverty comanda su Melandri e Sykes, mentre cadono Checa (contatto con Cluzel, anche lui a terra), Iannuzzo e Savadori.

La gara di Giugliano termina però dopo poche curve, con una scivolata probabilmente causata dalle gomme fredde su pista scivolosa. È quindi Melandri a difendere i colori azzurri, superando Laverty e mettendosi a caccia del compagno di squadra. Continuano invece i problemi di Sykes, che rompe il motore ed è costretto ad abbandonare la propria Kawasaki in fiamme nella via di fuga.

Il ritmo di gara impostato da Davies è sull'1'35 basso ed il britannico riesce a mettere tre secondi tra sé e Melandri. Da segnalare l'ottimo terzo posto di Guintoli, che nonostante una spalla infortunata risale e si mette alle spalle Laverty e Baz. Al settimo giro ricomincia a cadere una leggera pioggia, costringendo i commissari ad esporre la bandiera con la croce di Sant'Andrea a segnalare pista bagnata. I piloti non rientrano per qualche tornata ma i tempi si alzano drasticamente (1'52), con Davies e Guintoli sugli scudi in condizioni precarie.

I primi a fermarsi ai box per il cambio gomme sono Fabrizio e Camier, ma i tempi dei loro pit-stop sono piuttosto alti e i due perdono tempo prezioso. A complicare la situazione, la pioggia cade solo su alcuni settori del tracciato. A metà gara, la coppia BMW resta sgranata al vertice. La lotta è invece accesa per l'ultimo gradino del podio. Dopo una violenta "sbacchettata", Guintoli chiude leggermente il polso, lasciando a Laverty il terzo posto e mettendosi in coda a Baz, Rea ed Haslam. Le condizioni restano però precarie, con Laverty e Haslam a terra al sedicesimo giro.

La pioggia si intensifica, e a cinque giri dal termine Davies azzarda il passaggio alle rain e viene seguito ai box da Melandri, Guintoli e gradualmente anche il resto dei piloti al vertice. Nel cambio gomme, Melandri recupera il distacco dal compagno di squadra e lo infila grintoso al primo passaggio con gli pneumatici da bagnato per poi andare in fuga negli ultimi giri. Bella rimonta anche di Badovini su Rea, con il biellese che regala il primo podio in SBK alla Panigale. Quinto Fabrizio.

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