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MotoGP, Marquez si diverte, "posso migliorare"

Dovi riporta la Ducati fra i grandi "solo un guizzo", Pedrosa soffre, Lorenzo incalza

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Marquez sta incominciando a divertirsi a Laguna Seca, che per lui significa stampare il primo tempo su una pista su cui ha fatto il primo giro su una MotoGP appena qualche ora prima. Gli avversari dicono di non essere troppo sorpresi, ma vederlo danzare al Cavatappi sul cordolo e rifilare due decimi al più diretto inseguitore non può essere catalogato nella normalità. “In verità quella non è la traiettoria giusta, mi succede quando sbaglio la curve prima. Però si può fare, può essere un’idea” scherza, ma forse non troppo.

Rimane una velocità sconcertante e le dichiarazioni successive non fanno che aumentare le preoccupazioni degli avversari. “In alcuni punti posso ancora migliorare, come la prima curva – dice – in altri posso invece tenere la stessa velocità, ma con più sicurezza”. Il limite, insomma, non l’ha ancora raggiunto e il divertimento è appena iniziato. “Dopo i primi giri non riuscivo a dire ai tecnici come modificare la moto, cercare di capire la pista era troppo stressante, non potevo pensare ad altro – continua Marc – Nel pomeriggio ho incominciato a provare nuove traiettorie, domani inizierò a giocare con le regolazioni”.

Un gioco, forse l’espressione che più descrive la giornata di Marquez, che non vuole parlare né di campionato né di vittoria, ma è il cronometro a farlo per lui. Soprattutto con i suoi rivali alle prese coi postumi delle cadute. “Lorenzo oggi è stato 6° ma vicinissimo con i tempi – avverte – e Dani recupererà terreno. E’ un pilota esperto”.

LORENZO E PEDROSA: LE DUE FACCE DEL DOLORE – Fra i convalescenti, il cronometro ha premiato Lorenzo. “Sono stato meglio, ma anche peggio – la prende con filosofia – Il dolore è un po’ diminuito, ma non mi aspetto troppo da questa gara, solo di riuscire a non cadere. Oggi ce l’ho fatta, quindi il primo obiettivo è raggiunto”. La lezione del Sachsenring è stata imparata, “domani mattina farò come nel primo turno di oggi – dice – solo qualche giro senza rischiare. Poi dipenderà tutto da come risponderà il mio corpo in gara, dovrò sforzare molto la parte destra. Poi farò le infiltrazioni, come domani in qualifica”.

L’obiettivo per Jorge è la seconda o la terza fila per le qualifiche, “piacerebbe anche a me – dice con un sorriso Pedrosa ma per ora punto solo a finire la gara. Il dolore si fa sentire, devo trovare l’antidolorifico giusto. In sella non riesco a guidare come vorrei, devo ancora trovare la giusta posizione e oggi ho cercato soprattutto di non sprecare energie”. Dani è fuori dalla Q2 attualmente, “la migliore cura è il riposo – afferma – domani mattina vedrò se fare il terzo turno di libere o meno. Questa pista è veramente dura nelle mie condizioni”.

Andrea DoviziosoDOVIZIOSO: E’ SOLO UN GUIZZO – Laguna Seca ha invece sorriso a Dovizioso, “ma non so se sia merito del nuovo telaio – spiega – Non avendo mai corso qui con la Ducati è difficile capire le differenze, anche perché cambia solo la rigidezza in alcuni punti”. Il terzo posto serve comunque a fare morale, “è sempre importante e inoltre dimostra che qui siamo più vicini del solito, anche per quanto riguarda il passo”. La preoccupazione è che tali risultati possano creare false illusioni, “non credo, forse in passato ma ormai la situazione è sotto gli occhi di tutti – sottolinea – Abbiamo più possibilità del solito, ma i distacchi restano importanti. Non sto parlando di puntare al podio”.

Sorride anche De Angelis, una tantum sulla Desmosedici. “A Misano prendevo due secondi e mezzo dal Dovi, qui meno di due dalla pole position. Non sono contento, sono super contento” esordisce. Non c’è un punto negativo per Alex: “le gomme sono migliori di quelle che ricordavo, adesso si scaldano subito. Anche l’elettronica di base mi soddisfa, anche se ci stanno lavorando per adattarla al mio modo un po’ impetuoso di dare il gas. L’unica cosa difficile è stato trovare i riferimenti in staccata”. Il sammarinese era arrivato qui per divertirsi e ci sta riuscendo. “Ho ancora molto margine di miglioramento, gli altri piloti sicuramente meno – conclude – Non mi interessa troppo la posizione sullo schieramento, solo essere più vicino ai migliori”.

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