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MotoGP, Crutchlow e Hayden, decisione a Laguna

MERCATO PILOTI Nicky e Cal sono entrambi indispensabili alla MotoGP. E lo sanno

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C'è ancora molta confusione attorno al mercato piloti, quest'anno. Anche perché la regola - voluta dalla Dorna - di un massimo di quattro moto ufficiale per Casa ha creato un problema. Come al solito.

Le due 'hot property', per il momento, sono Cal Crutchlow e Nicky Hayden, entrambi liberi da contratto in vista del 2014 ma entrambi indispensabili per il campionato. Cal in quanto 'speranza britannica', e dunque fondamentale per la BBC, Nicky perché con tre Gran Premi in America sarebbe folle rinunciarvi. Anche perché né Colin Edwards né Ben Spies hanno lo stesso richiamo.

Crutchlow ha una sola strada davanti a sé: la Ducati. Se vuole avere una moto ufficiale e guadagnare un ingaggio adeguato (schizzerebbe da 300.000 a circa 2 milioni di Euro!), questa è la via. In molti dicono che in realtà Cal abbia già firmato, perché se è vero che la Ducati non è competitiva è altresì innegabile che non può piovere per sempre. L'unica alternativa per lui è rimanere in Tech 3, e per quanto riguarda un aumento di ingaggio (ma non ai livelli Ducati) ci può sempre pensare il buon Carmelo trovando il denaro dal contratto TV. Il suo compagno in questo caso sarebbe Pol Espargaro, mentre a Bradley Smith verrebbe fornita una CTR con motore Yamaha. Cosa più semplice a dirsi, comunque, che a farsi visto i tempi ristrettissimi (anche con l'aiuto di Iwata) per prepararla.

Per Nicky Hayden la situazione è più ingarbugliata. Sbaglia chi pensa che Kentucky Kid sia finito. Con una moto buona NH sarebbe sempre nei primi cinque. Ma moto buone in giro non ce ne sono. In realtà per lui l'unica possibilità - scartata la Superbike, che risolverebbe un problema alla Dorna da una parte per aprirlo dall'altra - è uno dei due team Satellite Honda. Gresini o LCR.

Lucio Cecchinello ha già detto di non avere soldi per una seconda moto, che sarebbe comunque una RC Production Racer; Gresini invece la farà. E se la moto per Hayden arrivasse quasi gratis? La domanda piuttosto è: si contenterebbe Nicky di una Honda PR?

La risposta è, forse sì. A meno che nelle pieghe del suo contratto l'ex iridato della 125 riesca a spostare Alvaro Bautista da qualche altra parte, facendo posto nella sua squadra per l'americano come prima guida.

Anche qui conteranno molto i voleri della Dorna, visto che Ezpeleta vuole rinfoltire le fila della Superbike.

Sono molti comunque i tasselli che devono ancora incastrarsi per comporre il puzzle.

Scott ReddingScott Redding è uno di questi. Il pilota britannico, attualmente con Marc VDS in Moto2, vorrebbe spostarsi in MotoGP, ma dove?

Michael Bartholemy, il suo manager, finora ha parlato con Fausto Gresini (per una Honda PR) e con Giovanni Cuzari del team Forward.

La squadra italiana, attualmente con Edwards e Corti, ha infatti sondato le acque con la Yamaha, proprio tramite Colin, per avere i motori.

Questa soluzione, com'è noto, consentirebbe, usando ECU e Software della Magneti Marelli, di poter disporre di 24 litri e ben 12 motori a disposizione, rispetto ai 20 e 5 per i prototipi.

Bel progetto ma molto costoso visto che il solo motore (e in leasing) costerà qualcosa come 800.000 Euro.

A quel punto, forse, saranno decisamente più convenienti le offerte di Aprilia e Ducati. Sulla competitività della prima non si discute: la ART è la migliore CRT in pista e verrebbe via (contratto biennale, leasing con riscatto) a 400.000 Euro l'anno. Della Ducati in versione CRT, Ecu e software Marelli, dunque 12 motori e 24 litri, invece al momento non si sa nulla, anche se Paolo Ciabatti ha confermato l'intenzione di voler vendere le attuali GP13. Un buon investimento, visto che a fine carriera agonistica saranno comunque pezzi da collezione.

 

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