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MotoGP, Pernat: Lorenzo ha peccato di superbia

"Pedrosa sciocco, Rossi doveva rischiare di più. Marquez ha la saggezza del veterano"

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Il sali-scendi del Sachsenring ha portato Marc Marquez in paradiso in vetta al mondiale e Pedrosa e Lorenzo nell'inferno dell'infermeria. Ducati e Rossi, in misure e modalità diverse, sono invece confinati nel limbo delle incertezze. A fare il punto, senza andare troppo per il sottile, lo smaliziato manager Carlo Pernat.

"Credo che Lorenzo, il pilota più competo di tutti, abbia patito la sindrome dell'eroe – ha analizzato il genovese – Dopo l'impresa straordinaria compiuta in Olanda si è sentito invincibile ed ha commesso un errore clamoroso in prova. Ha spinto troppo, girando subito con tempi incredibili. Secondo me questo incidente gli ha fatto perdere fiducia in sé stesso, e non sarà facile per lui ritrovarla".

Non è rimasto esente da critiche nemmeno Pedrosa, che ha presto seguito Lorenzo in Clinica Mobile a causa di una rovinosa caduta nella mattina di sabato.

"Dani aveva il campionato su un piatto d'argento. Non so perché abbia voluto rischiare quando poteva andare facilmente anche solo sul podio e fare punti importantissimi. Mi ricorda Paperino, ha tante chance e non ne sfrutta mai una. È sicuramente sfortunatissimo, ma anche colpevolmente incapace".

Sufficienza, a differenza del "10" pieno di Assen, per Valentino Rossi.

"Anche Vale poteva sfruttare l'assenza di Lorenzo per risalire la classifica. Ma non ha voluto rischiare, insieme alla squadra, nel fare una scelta più azzardata con l'assetto della moto. In passato non era così. Non vorrei che avesse perso qualche decimo nel polso, non ci credo, però il dubbio c'è".

Bocciata invece la Ducati, che nonostante gli sforzi patisce ancora un distacco imbarazzante da Honda e Yamaha, con l'onta di lottare ormai ad armi pari con la ART di Espargaró.

"I piloti, a cominciare da Dovizioso, cominciano a perdere fiducia. C'è anche la sfortuna, come il telaio nuovo rotto subito al venerdì, ma credo sia il momento di decidere se cambiare completamente progetto o no, perché Ducati è importante per il mondiale e vice-versa. Non basta prendere un pilota forte, come Crutchlow, ammesso che abbia firmato. La situazione attuale non fa bene a nessuno".

Lode quindi a Marc Marquez, studente modello e lucido nell'approfittare di una situazione favorevole ma solo apparentemente semplice.

"Marquez ha sfruttato al 100% l'opportunità. Il suo arrivo nel mondiale ha mischiato le carte per tutti, scombussolando le idee a Pedrosa, Lorenzo, e anche Valentino. In Germania ha vinto di testa, da campione, e nonostante l'anagrafe ha mostrato una capacità di gestire la gara da pilota navigato".

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