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MotoGP, Il nuovo boss Ducati arriva dalle corse

UPDATE: Gobmeier: "Nuovo arrivo nel CdA al posto di Durheimer. Ha gareggiato ed ama le moto"

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Se, dal punto di vista dell'impegno, Ducati meriterebbe forse un titolo a parte, lo stesso non vale per quanto riguarda i risultati. Sia in MotoGP che in Superbike, la Casa di Borgo Panigale sta vivendo la stagione più nera del suo passato recente. Ai test privati di Misano c'era, ovviamente, anche Bernhard Gobmeier, che ha "ereditato" la gestione del Reparto Corse dopo il passaggio del marchio italiano sotto l'egida del gruppo Audi.

"Siamo in una situazione chiaramente difficile, e stiamo lavorando duramente per trovare nuove soluzioni – ha ripetuto il tedesco – A Misano abbiamo portato evoluzioni di motore e telaio per la D16. Nessun grande cambiamento, ma l'obiettivo era migliorare la gestione della potenza e la guidabilità".

Dovizioso ha promosso l'ultimo step evolutivo della ciclistica, ma in molti si chiedono se e quando arriverà quel cambio radicale che molti auspicano per la Rossa.

"Per ora ci stiamo concentrando su cambi alle geometrie. La nostra filosofia rimane quella di muovere piccoli passi in varie direzioni per capire se qualcosa funziona prima di dedicargli risorse significative. I tempi sul giro sono stati abbastanza soddisfacenti, e avevamo bisogno di un segnale positivo dopo Assen".

Sul circuito romagnolo ha anche debuttato l'ultima versione del quattro cilindri desmodromico che, come nel caso del telaio, potrebbe debuttare nel prosieguo della stagione. "Non ci sarà bisogno di rompere i sigilli ai motori in dotazione per portare in pista gli ultimi aggiornamenti", ha assicurato Gobmeier.

Per chi non si ricorda, il tedesco viene dal paddock della SBK, dove era a capo del progetto BMW. "In MotoGP c'è più libertà dal punto di vista ingegneristico, ma non nel caso del motore, che comunque non è il nostro punto debole ed ha solo bisogno di piccoli aggiustamenti. Il problema è la ciclistica, soprattutto il telaio, ma abbiamo molti ingegneri coinvolti e stanno tutti lavorando giorno e notte per aumentare la competitività".

C'è però la possibilità che l'arrivo di Audi abbia complicato ulteriormente la situazione. L'impressione è che le idee non siano del tutto chiare ai piani alti, né ad Ingolstadt né a Borgo Panigale. Per esempio si pensi alla quantità di piloti ai quali viene affidata la D16, anche solo per un assaggio estemporaneo, senza troppa convinzione. Oppure alla recente dipartita di Durheimer (l'uomo che allontanò Preziosi) dal Consiglio di Amministrazione, che resta comunque a capo dell'attività corse del gruppo VW.

"È stata una sorpresa anche per me – ha ammesso Gobmeier – Ma siamo ancora in una fase di cambiamento, e l'obiettivo è mettere tutte le risorse umane nella giusta posizione, in modo da tirare fuori il 110% dalle capacità di ognuno. Il suo sostituto viene dal gruppo VW, e vi posso dire che ama molto le due ruote, il che è fondamentale. Ha corso nel deserto e fatto anche gare di endurance a Spa ed al Nurburgring. A tempo debito saprete di chi si tratta".

* UPDATE: il nome del nuovo direttore dello sviluppo tecnico del gruppo Audi è Ulrich Hackendberg, vicino al CEO del gruppo VW Martin Winterkorn e già coinvolto in attività di sviluppo in Audi dal 2002 al 2007.

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