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MotoGP, Rossi: Lorenzo KO? Motivazione extra

"Ad Assen confermate le buone sensazioni di Aragon, ma dobbiamo ancora lavorare"

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Valentino Rossi si è trovato improvvisamente promosso a prima guida dopo la caduta che ha messo il compagno di squadra Lorenzo fuori dai giochi. Forse anche nel momento migliore, perché dopo i primi due turni di libere, uno sull’asciutto l’altro sul bagnato, il Dottore si sente più ottimista del solito. Questa volta Yamaha dovrà affidarsi al solo 46 per bloccare l’avanzata delle Honda e il diretto interessato non si tira indietro. “Ho contemporaneamente più motivazioni ma anche più pressione – spiega – Sono sensazioni positive, sarò l’unico pilota ufficiale sulla M1 e dovrò fare un bel risultato, stare davanti alle Honda e rubare loro qualche punto anche in ottica campionato”.

Hai visto la caduta?

Solo una volta, ma Jorge è chiaramente passato sulla linea bianca che delimita la pista e ha perso il controllo della moto. E' stato quello il problema. E' caduto in un punto velocissimo e dove c’era molta acqua, si arriva in quinta marcia a circa 240 km/h sul bagnato (238, conferma la telemetria ndr)”.

Cosa hai pensato?

Che è un peccato, sia per la squadra che per Lorenzo, arrivava da due vittorie consecutive ed è molto vicino a Pedrosa in classifica, era in un ottimo momento. Nella sfortuna, gli è andata bene di essersi rotto la clavicola, solitamente è un infortunio da cui si guarisce in fretta. Penso che in Germania potrà essere di nuovo in pista e il campionato non è ancora chiuso”.

Sachsenring e Laguna Seca sono due piste sinistrorse, potrebbe essere un problema in più per lui?

Sarà dura in ogni caso, ma non penso che questo aspetto rappresenti uno svantaggio particolare. Piuttosto avere due gare di fila dà meno tempo al recupero”.

Cambierà la tua mentalità in gara senza Lorenzo? E quella di Pedrosa e Marquez?

Dal mio punto di vista non farà nessuna differenza. Dani potrebbe essere un po’ più prudente, non credo che lo sarà Marc, mai (ride)”.

Com’è stata la prima giornata ad Assen?

“La giudico positivamente. Sull’asciutto ho terminato 4° e, a parte Lorenzo, eravamo tutti vicini, ma so che i margini di miglioramento sono ancora grandi. Sul bagnato mi sono divertito molto, all’inizio ho avuto qualche piccolo problema ma dopo qualche modifica le cose sono migliorate e ho finito 2°. L’unico rammarico è che avevamo delle cose importanti da collaudare sull’asciutto”.

Hai ritrovato le stesse sensazioni di Aragon?

Direi di sì. Sull’asciutto ho avuto qualche problema in accelerazione, ma perché stiamo usando un setting diverso e dobbiamo ancora trovare il bilanciamento ideale. Sul bagnato ho la situazione più sotto controllo e abbiamo mantenuto i miglioramenti in frenata. Ma sono consapevole che dobbiamo ancora lavorare in entrambe le condizioni perché per la gara abbiamo le stesse possibilità di correre sotto l’acqua o meno”.

Sul bagnato siete favoriti o avvantaggiati?

Direi che siamo in una situazione di equilibrio con la Honda, forse la loro moto è un po’ più facile da controllare mentre con la Yamaha bisogna stare più attenti”.

Con le ultime modifiche puoi già giocartela con loro?

E’ troppo presto per dirlo, lo scopriremo solo sabato”.

Quali potrebbero essere le variabili con la pioggia?

La scelta delle gomme sarà fondamentale. Con molta acqua e temperature basse si userà la morbida, ma qualche grado in più e magari e se le precipitazioni diminuissero allora si potrebbe tentare la dura. Sarà anche questione di strategia”.

Le CRT potrebbero essere una sorpresa, considerati i tempi che hanno staccato a inizio turno.

Mi hanno veramente sorpreso, ma non so il perché sia riusciti a essere così veloci. Forse con meno potenza è più facile trovare il limite quando c’è molta acqua sull’asfalto”.

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