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MotoGP, Suzuki meglio di Ducati? Non lo dico

Valentino scherza sui tempi di De Puniet. "Per me test utile, peccato la caduta"

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A guardare la classifica è facile pensare male (che è peccato, ma…) perché Rossi sesto alla fine di una giornata, a sei decimi dal solito Lorenzo e con la vergine Suzuki in coda a un decimo, sembrerebbe il protagonista di una giornata da buttare. Ma sono test e il cronometro non è al centro dei pensieri di un pilota, che infatti è soddisfatto, “soprattutto della mattinata, dove ci siamo concentrati a lavorare con la moto in configurazione gara – conferma il programma – e abbiamo trovato qualcosa di interessante. Una nuova regolazione per la forcella, che mi permette di essere più incisivo in frenata, anche se chiude peggio la curva, quindi c’è ancora da lavorare”. Inoltre ha provato anche "un nuovo forcellone che ci da un piccolo aiuto a rendere la moto più stabile”.

Invece il pomeriggio non è stato altrettanto buono. “Abbiamo provato un nuovo setup, un bilanciamento leggermente diverso – spiega – Però alla curva 3 mi sono trovato a terra, non me lo aspettavo. Inoltre la moto si è impuntata ed è rotolata via. Abbiamo perso molto tempo”. Il Dottore è comunque risalito in sella per gli ultimi minuti, “ma solo per provare qualcosa di diverso che non mi è piaciuto e il nuovo pneumatico posteriore portato da Bridgestone. Mi sono trovato bene, speriamo che lo portino presto in gara”. Le novità sembrano arrivare col contagocce al box Yamaha, anche in vista dei prossimi giorni ad Aragon, “anch’io speravo in qualcosa di più” ammette.

L’ultima battuta poi la riserva alla Suzuki. “Non so se lo posso dire – gigioneggia con gli obblighi contrattuali – ma la moto mi piace molto, anche il colore, e De Puniet è andato forte. Un peccato non vederla in pista fino al 2015”. Punzecchiato poi sulla sorprendente competitività della nuova arrivata, chiude con una risata: “volete che vi dica che è già meglio della Ducati? No, non lo faccio”.

Dall’altra parte del box, Jorge Lorenzo si gode anche il primato odierno. “La squadra è stata brava, mi ha lasciato festeggiare ieri sera e mi ha permesso di arrivare tardi in circuito. Ma bisogna lavorare, mi pagano profumatamente” scherza. Insieme ad Hayden, il campione del mondo è stato l’unico a girare sotto il muro del 1’42”. “E’ stato un test normale – racconta – Ma le temperature erano più basse rispetto ai giorni del GP, la moto andava meglio ed è difficile quindi avere un confronto reale”.

Su cosa abbia realmente provato, mantiene il massimo riserbo. “Solo qualche setting diverso, piccole cose” nicchia, quando poi gli si parla del nuovo serbatoio ride, “devono esserci delle spie. Sì, l’ho usato, ma non ho notato grandi differenze”. Promuove invece la nuova gomma Bridgestone, “finalmente uno pneumatico duro che si può usare in gara. Con l’attuale è impossibile”. Sulla Suzuki, non vuole esporsi troppo: “De Puniet ha fatto un bel giro, ma bisogna vederlo sul passo. Valentino gli è stato davanti di poco? Non è significativo il suo tempo, è caduto nel pomeriggio e non ha avuto la possibilità di migliorarsi”.

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