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MotoGP, Nakamoto: Stoner genio, Marquez no

"Impossibile copiare la sensibilità di Casey. Marc però ha dei riflessi unici"

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Pochi uomini nel paddock del motomondiale possono offrire spunti interessanti come Shuhei Nakamoto, vice-presidente HRC. Il giapponese, solitamente ermetico e sornione, si è lasciato andare più del solito in questa intervista con la connazionale Yoko Togashi.

Ad un terzo della stagione, qual è il bilancio?

"Abbiamo perso la metà delle gare, ma per ora il campionato sta andando bene. Dani solitamente fatica nella prima parte, ma quest'anno ha fatto bene anche su piste favorevoli a Lorenzo. Dopo metà campionato, ci saranno molte piste più favorevoli a noi. Marquez sta andando molto bene, ma non ha pressione né ci aspettiamo che vinca il titolo. Però se continua a guidare come sa, potrebbe trovarsi a lottare per il titolo nelle gare finali".

Prima dell'inizio del campionato, hai detto che Marquez è più simile a Freddie Spencer che ad altri piloti Honda. In cosa sono diversi?

"Non ho mai lavorato con Freddie, ma a guardarlo dall'esterno mi sono convinto che sia un genio. Marquez, d'altro lato, ha i migliori riflessi che abbia mai visto. Grazie ai riflessi puoi prendere decisioni in millesimi di secondo e reagire di conseguenza. Non si tratta solo di gestire una moto imbizzarrita, ma riguarda cose come ad esempio il suo modo di gestire la caduta in rettilineo al Mugello, come ha evitato il muro. O come una volta è scivolato con la bottiglia di champagne ed invece di rialzarsi ha continuato a spruzzarlo da sdraiato sul podio. Riesce a pensare a cosa sia meglio per lui istantaneamente".

Però non è come usare la parola "genio", che hai speso per Freddie…

"Freddie era un genio quando si trattava di guidare una moto. Non credo che Marc sia così, non credo sia un genio sopra ad una moto, anche se è un pilota dal talento estremo. Se vogliamo parlare di geni, credo che Casey fosse più geniale di Marc".

Ad esempio?

"Casey odiava il controllo trazione. Quando lo toglievamo, l'accelerazione conseguita dal suo lavoro sulla manopola del gas era la migliore possibile secondo le leggi fisiche. A volta cambiava marcia a 17mila giri, aveva una specie di sensore dentro di sé. Vai più forte sfruttando la coppia massima piuttosto che i giri, e normalmente è molto difficile sentire il picco della coppia, ma non per Casey. Era un genio, nessuno poteva copiarlo. Marc è ancora agli inizi, quindi se farà esperienza potrà diventare come Casey un giorno".

Chi usa più controllo trazione?

"Sia Marc che Dani non lo usano tanto. Casey ci chiedeva di usarlo quando si sentiva giù, vale a dire quando perdeva coraggio".

Dani è in testa al campionato. Come giudichi la sua performance fin qui?

"È in gran forma da metà della scorsa stagione, e diventa più forte col passare del tempo. Quest'anno la moto pesa tre chili in più, che è un handicap per lui, ma sta riuscendo a superare questo problema vincendo anche in piste dove non è solitamente così forte. Stiamo facendo di tutto per metterlo in condizione di vincere il campionato. Lorenzo è il suo primo rivale, ma se anche Marc si trovasse vicino in classifica sul finale del campionato non ci sarebbero problemi, penso ai miei piloti come una famiglia".

Che ne pensi delle difficoltà di Rossi, soprattutto in qualifica?

"Quando era più giovane, poteva scalare la classifica da ogni posizione".

Che cosa proverete ad Aragon?

"La moto prototipo 2014. Il motore è sostanzialmente lo stesso, ma il telaio è diverso. Se dovesse darci un vantaggio, lo useremmo immediatamente. Non a partire da Assen, ma subito dopo".

Qual è il tratto distintivo della Honda in MotoGP?

"Accelerazione in uscita di curva. Yamaha ha maggiore velocità di percorrenza, e Ducati ha la potenza maggiore".

E la Honda 'low cost', in cosa differisce?

"Ha meno velocità di punta perché il motore è diverso. Il carter della moto prototipo è fatto macchinalmente, quello della 'production racer' con stampi, e non vengono impiegate le valvole pneumatiche, quindi il motore gira ad un regime leggermente più basso. A Motegi paga 6 km/h in rettilineo".

Quali sono i problemi?

"Il motore non è ancora abbastanza affidabile, le temperature di olio e liquido sono troppo alte. Credo comunque che la moto abbia un potenziale maggiore di una CRT. Dipenderà dalle abilità del pilota. Contiamo di venderne quattro o cinque. Gresini ha già mostrato interesse. Il prezzo sarà tra 1 ed 1.2 milioni di euro, e comprenderà un pacchetto di supporto completo di revisione moto e motore".

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