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MotoGP, Yamaha: i motori sono sotto controllo

Jarvis: "abbiamo margine per la rotazione, a meno di qualche imprevisto"

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Ieri era scattato l’allarme motori per la Yamaha, dopo la punzonatura del quarto dei cinque propulsori disponibili per la stagione. Considerando che la Honda è a solo al numero due, le preoccupazioni era naturali. Oggi a tranquillizzare, parzialmente, i dubbi in campionato ci ha pensato Lin Jarvis, Managing Director della Casa di Iwata. “E’ vero, abbiamo avuto un problema tecnico a un motore di Lorenzo e a uno di Rossi e abbiamo deciso di non usarli più per il momento – ammette – I nostri ingegneri stanno verificando la situazione, i due propulsori non sono stati ritirati definitivamente, c’è la possibilità di riprendere a usarli nella seconda parte della stagione”.

Resta da scoprire se i quattro rimanenti potranno garantire la necessaria affidabilità, per evitare un pericolosa partenza in pit lane per l’uso di un propulsore extra che complicherebbe la situazione in campionato. “I nostri ingegneri sono fiduciosi – garantisce il manager – Abbiamo ancora un piccolo margine per gestire al meglio la loro rotazione e mi fido di loro. Certo un imprevisto, come quello successo a Jorge lo scorso anno ad Assen quando in seguito alla caduta provocata da Bautista perse un motore, ci metterebbe in crisi. Però, per il momento, non abbiamo preoccupazioni”.

Non sono solo i piloti ufficiali a stare utilizzando già il quarto propulsore, anche Cal Crutchlow ha smesso di usarne uno. Anche se nel suo caso non risulta sospeso dalla lista di quelli a disposizione. A domanda diretta Jarvis sorride, poi si trincera dietro un no comment: “in questo caso non posso dire nulla”. E il mistero si infittisce.

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