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MotoGP QP: Pedrosa "punge" le Yamaha

Giro stellare dello spagnolo. Crutchlow precede Lorenzo in 1ª fila, Rossi ancora settimo

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Nelle qualifiche della MotoGP a Montmeló, Dani Pedrosa si è trasformato da vittima a carnefice. Dopo essere stato ferito da una vespa scivolata all'interno della sua tuta durante le FP4, lo spagnolo ha risposto "pungendo" con un 1'40.893 che ritocca il best lap di 1'41.186 fatto registrare da Stoner nel 2008 su Ducati con gomme da qualifica, centrando così la seconda pole position consecutiva.

"Dopo alcune modifiche, oggi sono riuscito a trovare sia il ritmo che il giro secco – ha detto Pedrosa ai microfoni TV – Domani posso fare una bella gara".

Accanto a Pedrosa in prima ci sono le Yamaha di Crutchlow e Lorenzo, dai destini ed umori diametralmente opposti.

"Sono deluso perché quando la temperatura aumenta facciamo fatica ad andare forte – ha detto un Lorenzo corrucciato – Ma Cal è andato più forte, quindi non ho scuse. Spero di fare meglio domani".

"Il passo di gara è abbastanza buono, ma siamo in molti nella stessa situazione – la replica di CrutchlowFaccio i complimenti a Dani per il suo giro incredibile, ma sono contento di aver messo Jorge alle spalle per una volta".

Q2 – Il primo graffio è di Pedrosa, autore di 1'41.4. Seguono Crutchlow e Marquez, mentre sono attimi di tensione invece nel box Yamaha, con Lorenzo che rientra dopo aver vistosamente scosso la testa al passaggio sul traguardo per apparenti problemi alla frizione, salvo riuscire con la seconda moto.

Il maiorchino ha il coltello tra i denti e segna un 1'41.7 al primo passaggio lanciato che lo riporta provvisoriamente in prima fila. Distacchi più abbondanti nella seconda fila, con Dovizioso quarto ad oltre mezzo secondo dalla vetta ma davanti a Rossi.

Al quarto passaggio, Pedrosa fa registrare un 1'40.893 che migliora il best lap fatto in qualifica da Stoner su Ducati nel 2008 (con le gomme da tempo) di 1'41.186. Replicare sembra impossibile: Marquez fa comparire qualche casco rosso sullo schermo ma viene rallentato dal traffico, Lorenzo agguanta la prima fila sul filo di lana ma con un ritardo di sei decimi e l'onta di avere davanti a sé uno straordinario Crutchlow sulla M1 satellite del team Tech 3.

Soliti problemi per Rossi, soltanto un decimo più veloce rispetto alla FP3 e settimo a + 1.066 alle spalle di Bautista, Hayden e Marquez. Non hanno avuto sorte migliore nemmeno gli altri italiani in pista: Iannone è ottavo, la sua miglior qualifica dell'anno, ma staccato di 1.070; Dovizioso nono, a 90 millesimi dal compagno di marca.

Q1 – Iannone e Pirro tornano immediatamente a girare sull'1'43 basso, i propri tempi migliori fatti registrare nelle FP3. Negli ultimi minuti, tuttavia, il collaudatore sostituto di Ben Spies non riesce a migliorarsi, restando fermo al tempo stampato al secondo giro e subendo la rimonta di De Puniet e Smith. Quest'ultimo guadagna, insieme a Iannone, l'accesso alla Q2 con un 1'42.607, piegando Iannone per soli 54 millesimi.

FP4 – Con oltre 30 gradi di temperatura nell'aria e 40 gradi sull'asfalto, i piloti hanno approfittato del turno per provare assetti a serbatoio pieno in vista della gara, per la quale sono previste identiche condizioni atmosferiche. I primi responsi cronometrici parlano di 1'42 basso come ritmo da parte di Dani Pedrosa (uscito con gomma morbida), con Lorenzo e Crutchlow di qualche decimo più lenti con la gomma dura.

Nella seconda parte del turno, la maggior parte dei piloti ha invece girato con la gomma morbida per prepararsi al meglio per la Q2. Pedrosa, che sembra propendere per la "soft" anche in gara dopo diverse uscite con la "hard" al posteriore, si è aggiudicato il turno con un 1'42.078 che non ritocca l'1'41.8 fatto segnare da Marquez nella FP3. Crutchlow si è candidato alla prima fila a 44 millesimi dallo spagnolo. Leggermente più attardati Lorenzo, Rossi, Bradl e Marquez, mentre Hayden ha continuato a guidare la pattuglia Ducati dalla settima posizione (+ 0.843).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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