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MotoGP: Marquez fulmine a ciel sereno

FP3: Marc battezza al meglio il nuovo casco. Ducati seconda con Hayden, Rossi 4º a + 0.156

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Dopo la supremazia di Yamaha ieri, il terzo turno di prove libere della MotoGP a Montmeló ha visto la riscossa delle Honda. Pedrosa, terzo a + 0.134, ha abbattuto per primo il muro dell'1'42 a metà sessione, ma è stato Marquez a salire sugli scudi sul finale dopo aver montato una gomma morbida nuova al posteriore: il prodigio di Cervera ha giustificato al meglio la scelta della nuova grafica del casco (che mostra un fulmine), facendo sei giri sul ritmo di 1'41 alto/1'42 basso con un best lap di 1'41.853.

Tra i due piloti ufficiali Honda si è piazzato, a sorpresa, Nicky Hayden, che ha chiuso a soli 63 millesimi dal miglior tempo. A proposito di Ducati, migliorano anche i distacchi di Dovizioso, ottavo a + 0.492, mentre Pirro e Iannone non sono riusciti ad ottenere l'accesso diretto alla Q2, facendo registrare rispettivamente il dodicesimo e tredicesimo tempo ad un secondo abbondante di ritardo.

Quanto ai distacchi, vale la pena di notare come i primi 10 piloti siano racchiusi in un secondo. Dopo il miglior tempo di ieri, Rossi ha studiato l'usura della gomma posteriore, girando in 1'42 medio di passo con lo pneumatico usato per poi risalire fino al quarto posto (+ 0.156 di ritardo, accumulato quasi interamente nel T3) negli ultimi minuti con una gomma "fresca".

Lavoro analogo per Lorenzo, che ha marcato un passo pressoché identico a quello del compagno di squadra con 17 giri all'attivo senza cambiare pneumatico posteriore. Il ruolino di marcia del maiorchino (sesto a + 0.313), rallentato da una scivolata alla curva 5, parla di un aumento di circa mezzo secondo dei tempi sul giro, progressivo al consumo della gomma.

A questo proposito, è ancora incerta la scelta per la gara. Per ora, questa sembra orientata generalmente verso la posteriore dura per i piloti di Honda e Ducati, morbida per quelli di Yamaha. Il decadimento della "soft", usata a lungo anche da Marquez, è però vistoso dopo pochi giri. Per fare un esempio, Lorenzo è passato rapidamente da un 1'42 basso ad un 1'42 alto.

L'ultimo a qualificarsi direttamente per la Q2 è stato il solito Espargaró su CRT, decimo a + 0.942. Lo spagnolo, stando a radio paddock, ha a disposizione l'ultima evoluzione dei motori preparati da Aprilia.

I tempi (tutti più rapidi rispetto a ieri):


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