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MotoGP, Ciabatti: Biaggi tester Ducati? ‘Ni’

"Non siamo soddisfatti della D16 evo, ma presto vedrete un nuovo motore"

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Le acque in cui sta navigando la Ducati non sono tranquille, dopo cinque Gran Premi da quando è salpata dal porto e con la boa del primo terzo del viaggio pronta a essere doppiata, i fortunali scuotono ancora le vele di Borgo Panigale. La moto laboratorio, la prima Desmosedici del corso Audi, non ha rispettato le aspettative e potrebbe essere bocciata, Ben Spies ha passato più tempo in ospedale che in sella e il test concesso a Max Biaggi ha fatto storcere il naso a più di qualcuno, anche dentro ai box. La ripresa non c’è ancora e i tempi si stanno allungando. Le gatte dal pelare con più di una, e Paolo Ciabatti, direttore del progetto MotoGP, lo sa bene.

Iniziamo dal fondo, dal discusso test di Biaggi sulla D16.

Non mi sembra ci sia stato nessun problema. Sarebbe esistito se la sua presenza avesse tolto qualcosa ai piloti o ai collaudatori, ma così non è stato. Dovizioso, Hayden e Pirro hanno svolto regolarmente il lavoro programmato. Tutto il resto sono solo opinioni. Abbiamo fatto semplicemente qualcosa un po’ fuori dai soliti schemi e penso che abbia vivacizzato un po’ l’ambiente della MotoGP”.

Ma vi serviva anche l’opinione di Max sulla moto?

Assolutamente no, abbiamo cinque piloti che hanno evidenziato chiaramente i problemi e noi ci fidiamo delle loro parole. Non abbiamo bisogno di ulteriori conferme e la dietrologia di certe critiche mi dà un leggero fastidio”.

Sembra che anche qualche vostro pilota non abbia visto di buon occhio quel test.

Se è successo mi dispiace, ma non era nostra intenzione. Max aveva dimostrato di essere curioso di provare una MotoGP e il sabato sera abbiamo organizzato tutto. Ripeto: senza togliere nulla ai nostri piloti, la moto di Spies era libera, come i suoi tecnici. Era interessante conoscere le sue sensazioni, è il campione in carica della SBK, ha smesso da poco. Ci ha dato la sua opinione su erogazione del motore ed elettronica. Logicamente non ha girato per capire i difetti della moto, ma si è comportato con professionalità come sempre”.

Max BiaggiC’è qualche possibilità che possa diventare un vostro collaudatore?

Ni. Nel senso che non ne abbiamo parlato, è prematuro, non ci siamo lasciati con dei programmi. E’ stata una prova per conoscere come si sono evolute moto e gomme.  In questo momento non so neppure se parleremo della cosa in futuro, ma tutto è possibile”.

Anche perché in questo momento vi trovate con Pirro ‘a mezzo’ servizio, dovendo sostituire Spies.

Questo non dovrebbe rallentare lo sviluppo del nuovo materiale. Abbiamo in programma due test a luglio a Misano, dal 2 al 4 e dal 23 al 25. Per il primo non ci sono problemi, mentre se Ben non dovesse rientrare per Laguna Seca Michele non riuscirebbe a fare il secondo, almeno di non fargli correre il Gran Premio”.

Recentemente Spies ha dichiarato che non sarà pronto fino a Indianapolis.

Abbiamo fatto visitare Ben dal nostro medico di fiducia. L’operazione alla spalla è perfettamente riuscita, ma ha un’eccessiva mobilità. L’osso si muove troppo nell’articolazione e alcuni movimenti fanno sì che esca dalla sua sede. E’ una cosa che si risolve recuperando il tono muscolare. Per Laguna Spies potrebbe essere all’80%, sempre secondo il nostro medico, ma penso sarebbe rischioso farlo tornare in sella. Meglio allora aspettare Indianapolis e averlo in piena forma, per evitare ricadute. Ma va tutto verificato”.

Passiamo alla Desmosedici, Dovizioso e Hayden non sembrano soddisfatti della nuova moto. Rischia di essere bocciata?

Andrea ha provato la versione definitiva al Mugello e, con una nuova posizione di guida, si è trovato bene tanto da volerla usare già qui. Nicky invece ha detto che i miglioramenti sono impercettibili. Iannone era invece in linea con Dovizioso. Alla luce di queste informazioni abbiamo preferito non portare la moto in gara già in questo Gran Premio, per fare ulteriori analisi”.

Resta il fatto che i piloti non sembrano troppo soddisfatti.

Non lo siamo neanche noi, avremmo preferito miglioramenti più evidenti, anche per il loro morale”.

Paolo Ciabatti e Andrea DoviziosoIl lavoro ai box nel GP sembra funzionare, quello del Reparto Corse meno.

Non è così, il carico di lavoro che hanno a Borgo Panigale è incredibile. Il lavoro da fare è complesso, abbiamo deciso di non riprogettare la moto ex-novo ma di partire dalla base che avevamo, era la scelta più logica. Le due prime file degli ultimi GP sono una magra soddisfazione, ma dimostrano che qualcosa di buono c’è”.

Però il tempo passa e i risultati continuano a non arrivare.

I primi a volerli raggiungere siamo noi e capiamo che i piloti vorrebbero le novità più in fretta. Avevamo detto che l’obiettivo era lottare per il podio nella seconda metà della stagione ma siamo ancora distanti”.

Cosa avete nel cassetto per il futuro?

Varie soluzioni, compreso un nuovo motore con una erogazione più fluida. Lo vedrete nel corso della stagione, ma il contingentamento dei propulsori rallenta l’introduzione. Poi stiamo lavorando sulla ciclistica, la priorità è risolvere il problema di sottosterzo”.

Basterà?

Non voglio trovare giustificazioni, ma stiamo sviluppando la moto, progettando la nuova Desmosedici e contemporaneamente correndo. Il calendario non concede pause ed è un’attività non-stop. Ma se siamo qui a confrontarci contro Honda e Yamaha, aziende più grandi e con moto attualmente più competitive di noi, è perché sappiamo che possiamo riuscirci”.

I piloti non rischiano di perdere motivazioni?

Andrea è arrivato in Ducati con un progetto di due anni, e ci auguriamo che resti più a lungo, e conoscendo la base di partenza. Inoltre era già stato coinvolto nello sviluppo della Honda e sa quanto può essere difficile trovare la giusta soluzione, anche quando i mezzi sono enormi. Capisco che invece per Nicky sia più difficile trovare le motivazioni. E’ al suo quinto anno sulla Desmosedici e ha avuto a che fare con compagni di squadra ‘ingombranti’ come Stoner e Rossi, è normale che soffra di più questa situazione di scarsa competitività. Ma vogliamo portare presto novità che risollevino il morale a entrambi”.

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