Tu sei qui

MotoGP, Burgess: titolo a Rossi? Un miracolo

Il tecnico Australiano: "in Yamaha è felice, ma gli avversari sono giovani e rischiano di più"

Share


Jeremy Burgess è una delle persone che conosce meglio Valentino Rossi. Al suo fianco dal debutto in 500, il capotecnico australiano ha condiviso i successi in Yamaha e Honda e le difficoltà in Ducati. Insieme alla sua squadra, non ha abbandonato il Dottore neppure quando ha deciso di fare ritorno a Iwata, per riprendere il discorso interrotto sue anni prima. “E’ normale. Ho parlato con i meccanici di Lorenzo e anche loro lo seguirebbero. Seguire Valentino in Ducati è stato facile, più difficile passare dalla Honda a Yamaha dopo 21 anni in HRC” ha spiegato Burgess in un’intervista rilasciata allo spagnolo Marca.

L’australiano difende ogni decisione del ‘suo’ pilota e non ha neanche paura ad ammettere i fallimenti. Rossi ha scelto di passare alla Ducati perché sentiva la pressione di Lorenzo, era più vecchio e vedeva che lì sarebbe stato il numero 1 e certamente credeva di potere fare meglio di quanto successo. Ma nulla è per sempre, adesso è più felice, sa di essere più competitivo – ha raccontato – I due anni con Ducati sono stati fallimentari, non abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati: vincere un Gran Premio, e magari, il mondiale. Ma non è stato tutto negativo, hanno trovato la strada da seguire per ritornare competitivi”.

Competitività è la parola principe. Perché se è vero che il Dottore si è avvicinato ai primi non sembra ancora in grado di lottare ad armi pari con gli spagnoli. “Non è ancora veloce come Lorenzo – ha ammesso Burgess – Quando era in Ducati Valentino mi ha detto che forse non era al livello di Jorge o Stoner, ma sicuramente neppure da sesto o settimo posto. Adesso sono arrivati nuovo avversari, come Marquez, e quando sei giovane rischi di più, hai più coraggio. Con l’età hai bisogno di essere più rilassato e nello sport anche solo l’un per cento in più o in meno fa la differenza”.

Non è facile quindi rispondere alla domanda che in tanti si fanno: Rossi potrà vincere ancora un campionato? “Sarà sicuramente competitivo in certi circuiti, ma se potrà vincere il titolo solo il tempo potrà dirlo – la sua opinione – Certamente la Yamaha va bene, Lorenzo lo dimostra, ma è meno forte rispetto alla Honda che negli ultimi anni. Valentino ha già vinto sette titoli nella classe regina e le possibilità di ripetersi si stanno riducendo, dobbiamo accettarlo. Riuscirsi sarebbe un sogno meraviglioso, forse un piccolo miracolo”.

Di sicuro il campione di Tavullia potrà contare su Jeremy ancora per un altro anno. “Sarò al suo fianco anche nella prossima stagione – ha assicurato – Ormai ho 60 anni, non sono sicuro di poterlo seguire ancora per altri cinque. Quando smetterà con le moto e passerà alle auto non lo farò”. Quella sarà u’altra storia, in attesa di essere scritta.

__

Articoli che potrebbero interessarti