La Ducati conferma: sì Biaggi proverà

Ciabatti: "Non c'era motivo per non farlo, ma non c'è nessun programma. Pirro a Barcellona"

La Ducati conferma: sì Biaggi proverà

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La notizia che Max Biaggi giovedì tornerà in pista al Mugello alla guida della Ducati GP13 ha fatto il giro del microcosmo della MotoGP a velocità curvatura.

E' come quando il Capitano Kirk pronunciando la frase mitica 'beam me up, Scotty' si ritrova immediatamente sull'Enterprise, tutti hanno iniziato a parlarne.

La notizia suscita un grande clamore, anche perché è dal 2005 che il Corsaro non guida una moto della classe regina. Inoltre Max non ha mai provato le gomme Bridgestone. Ogni ipotesi sul motivo che ha reso possibile questo test è lecita, ma la Ducati, nella persona di Paolo Ciabatti, pur ammettendolo, minimizza.

"Ne abbiamo parlato e non c'era motivo di non farlo - ha rivelato il team manager - ma non c'è alcun programma dietro. Non abbiamo bisogno di farci dire che la GP13 non chiude le curve. Questo ce lo dicono ad ogni Gran Premio i nostri piloti, di cui ci fidiamo".

La precisazione è d'obbligo perché, ovviamente, il rischio è che qualcuno si senta messo in discussione.

"Ma figuriamoci! Anzi non vorremmo che attorno a questo test si creassero troppe aspettative: Max in fondo non guida queste moto da otto anni. Conosciamo bene le sue qualità ma pensiamo che Biaggi sia il primo a non pensare ai tempi sul giro. Contiamo che si diverta e, ovviamente, ascolteremo con attenzione quanto avrà da dirci…".

Per il momento, dunque, non c'è in programma nulla di più di una prima presa di contatto.

"Esatto, a Barcellona al posto di Ben Spies correrà Michele Pirro. Abbiamo i ricambi necessari a farlo correre con la Desmosedici 'laboratorio' e probabilmente proseguiremo con lui".

Paolo Ciabatti probabilmente ha ragione: non bisogna caricare questo test di troppe aspettative, specie vedendo la fatica che sta facendo Valentino Rossi a tornare ai vertici della MotoGP dopo due anni difficili. L'ultima MotoGP provata dal pilota romano è stata la Honda e poi, dopo un anno di stop, Max è salito sulla Suzuki GSX-R con la quale ha vinto la gara d'esordio in Superbike, in Qatar. Dopo ha guidato una Ducati 1198 privata ed infine l'Aprilia, con la quale ha vinto due mondiali.

E' stato proprio con una Aprilia che il sei volte iridato ha girato l'ultima volta al Mugello, con pneumatici Pirelli, ovviamente.

I suoi tempi di riferimento saranno, ovviamente, l'1.47"628 grazie al quale Andrea Dovizioso si è qualificato in prima fila (grazie alla scia di Dani Pedrosa)e il 12° di Aleix Espargaro che con l'ultima versione di motore Aprilia potenziato ha portato la ART CRT al 12° tempo con un 1.48"765. Andrea Iannone invece ha girato in 1.49.265.

Comunque vada la prova è certo che gli ingegneri Ducati ricaveranno ulteriori informazioni, utili allo sviluppo della GP14, o comunque sarà chiamata. E' ovvio che una moto vincente nasce dal lavoro degli ingegneri. Non servono né dottori né corsari, ma onore al merito della casa di Borgo Panigale per non lasciare nulla di intentato. Domani ci dovrebbe essere il comunicato ufficiale del team Pramac.

 

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