Crutchlow: il mio podio per l'talia

"Chi dice che è troppo presto per parlare de 2014? Forse c'è già qualcosa di concreto"

Crutchlow: il mio podio per l'talia

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Il mio è un podio british-italiano” scherza Cal Crutchlow cercando di stemperare l’amarezza di non vedere neanche un nostro portacolori fra i primi tre nella classe regina dopo 17 anni. A Cal l’Italia piace, sta per comprare una casa a Vinci, provincia di Firenze come il Mugello, ma nella nostra lingua sa dire solo “ciao”. La simpatia non manca al britannico che si dice “molto contendo di avere rovinato la festa agli spagnoli e poi qui mi trovo bene, gli italiani sono tifosi fantastici e spesso vado in bicicletta in queste colline con il mio amico Cavandish”.

Al podio comunque il pilota Tech3 è ormai affezionata, due settimane fa quello bagnato in Francia quello asciutto. “Devo ammettere che la mia Yamaha è un’ottima moto – dice – è la versione 2012, quella con cui Lorenzo vinse su questa pista lo scorso anno e penso che se l’avesse guidata lui oggi avrebbe trionfato ugualmente. Fra le nostre M1 ci sono solo piccole differenze, quella vera la fa Jorge, il suo stile di guida”.

Anche Crutchlow però non se la cava male, tanto da essere sicuro che su quel podio ci sarebbe salito ugualmente, anche senza la caduta di Marquez. “Ho perso tempo a inizio gara, non sono partito bene e ho perso tempo dietro a Dovizioso – spiega – Poi ho commesso un paio di errori. Ma nella seconda metà della gara andavo forte, più della coppia della Honda, e la cosa più bella è sapere di potersela giocare con gli ufficiali. Dani lo stavo riprendendo, ma quando ho visto Marc a terra ho preferito accontentarmi”.

Sarebbe un peccato perdere un pilota come lui e forse la Yamaha dovrebbe rivedere i suoi piani per il prossimo anno. “Chi dice che è troppo presto per parlare del 2014? – butta lì sornione – Magari non sono solo idee quelle nell’aria, forse qualcosa di concreto c’è già”. E finisce con l’immancabile, indecifrabile, sorriso.

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