Dovi: persa una battaglia, non la guerra

"Rossi più veloce nel 2012? La priorità è lo sviluppo". Hayden: "Problemi di chattering"


Nonostante l'aiuto rappresentato da due giorni di test su questa pista due settimane fa, la Ducati sapeva di affrontare l'ennesima gara in salita al Mugello. Il terzo posto (per il secondo GP consecutivo) di Dovizioso in qualifica dà comunque speranza: la moto è abbastanza competitiva sul giro singolo, quello che manca ancora è la regolarità sulla distanza di gara. Il verdetto del GP d'Italia parla di un quinto e sesto posto rispettivamente per Hayden e Dovizioso, ancora in tandem nella classifica finale, come a Le Mans, dove però erano stati entrambi una posizione più in alto (quarto e quinto).

"È stata una gara dura, come sempre al Mugello – ha esordito DoviziosoÈ una pista fisica. Io e Nicky abbiamo fatto una buona gara, battagliando insieme. Siamo soddisfatti dei tempi sul giro con temperature alte come oggi. Ho provato a superare Bradl fino alla fine, ci siamo passati quattro volte nell'ultimo giro, con un duello pulito. Sfortunatamente non sono riuscito a precederlo nelle ultime curve, ma il quinto posto è soddisfacente".

Quanto ti ha condizionato l'infortunio al collo di venerdì?

"A dir la verità il collo non mi ha dato fastidio. Lo staff medico ha fatto un ottimo lavoro. Dopo qualche giro facevo fatica a spingere, ma a causa dell'usura sulla spalla destra della gomma posteriore. È stato difficile restare con Bradl, ma era un problema che era già stato evidenziato durante la FP4".

Oltre con Bradl, hai lottato anche con Hayden. Che cosa hai imparato?

"Io e Nicky abbiamo stili completamente opposti. Lui usa traiettorie diverse, frena più tardi e spigola di più, guadagnando in ingresso ma perdendo in percorrenza di curva. A due terzi di gara era più veloce di me, l'ho studiato e ripassato. Non credo sia il modo di guidare che ci consentirà di lottare al vertice, ma è sempre possibile adattarsi di più".

Il tempo di gara però, è stato dieci secondi più lento di quello fatto lo scorso anno da Valentino...

"I test non ci hanno avvantaggiato perché le condizioni sono rimaste stabili. Le gomme poi sono diverse dallo scorso anno, quindi non è facile fare paragoni. Il nostro obiettivo rimane avvicinarci ai primi, non fare meglio o peggio che lo scorso anno con la stessa moto. Non credo sia importante quello che è successo con Valentino, la nostra moto è abbastanza diversa".

Dopo la prima fila, ti aspettavi di più?

"Il tempo della qualifica non ci aveva illuso di poter lottare con un buon passo. Per fare 1'49 netto davo la vita, ero appeso alla moto. Non avevo possibilità di fare strategie, non potevo forzare abbastanza in staccata. Con Bradl sono andato vicino a superarlo, ma non ci sono mai stato veramente attaccato".

Senza l'aiuto tuo e di Rossi, per la prima volta non ci sono stati italiani sul podio. È il momento più nero del motociclismo italiano?

"Sicuramente non ci sono tanti piloti italiani a giocarsi il podio. È un peccato per il pubblico e per noi, ma al momento gli spagnoli dominano".

Qual è il prossimo passo? Se Pirro sostituirà Spies come sembra, con che moto lo farà?

"Faremo test comparitivi di telaio giovedì e venerdì. Il nostro obiettivo è migliorare la moto, svilupparla, non ottenere la prestazione in gara, almeno per ora. Michele sta andando bene, dando buone indicazioni. Credo che sia meglio se continua a correre con la moto 'laboratorio'. Andremo avanti per forza a piccoli passi. Non è facile migliorare i limiti che abbiamo".

Alle spalle di Dovizioso ha chiuso Nicky Hayden, a lungo parte di un terzetto con il compagno di squadra e Bradl, salvo poi mollare la presa negli ultimi giri.

"Il fine settimana è stato più duro delle aspettative, speravo che potessimo essere più competitivi – ha detto "Kentucky Kid" – L'anno scorso e nei test sono stato più veloce, ma forse con tutta la pioggia caduta le condizioni della pista sono cambiate radicalmente, togliendoci ogni vantaggio".

Come giudichi la gara di oggi?

"Un piccolo aggiustamento durante il WUP ha migliorato molto l'anteriore. Sono partito bene e sono riuscito a stare con Bradl e Dovi, con cui ho fatto una bella battaglia. Gli ultimi due giri ho avuto un problema e ho dovuto mollare per tagliare il traguardo. Non siamo soddisfatti, ma è stata una gara decente".

Che problema esattamente?

"Credevo che lo pneumatico fosse a pezzi. O di avere problemi con un cerchione crepato. Avevo molto chattering. Abbiamo portato la gomma ad essere esaminata dai tecnici".

Nonostante gli sforzi, il gap con le giapponesi è ancora alto. Credi ancora a questa sfida?

"La mia motivazione non cambia dopo due anni difficili. Dobbiamo solo continuare a lavorare sodo. È l'unico atteggiamento possibile".

Articoli che potrebbero interessarti