Marquez: io come Rossi? Non ancora

Pedrosa e Lorenzo pronti al Mugello. Jorge: "è un GP speciale anche per me"

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Il debuttante è a sorpresa anche il più costante di tutti. Se la classifica premia i risultati di Pedrosa, Marc Marquez è l’unico a essere salito sul podio in tutte e quattro i GP della stagione. Un ruolino di marcia che la dice lunga sulle capacità del catalano, che non per nulla in tanti paragonano a Rossi. “Ho un’ammirazione speciale per Valentino, è l'unico pilota con il quale non bisogna inventarsi scuse se gli si arriva alle spalle e quando accostano il suo nome al mio è sempre un onore – spiega - Ma è prematuro, lui ha vinto tantissimo e non si può sapere cosa riuscirò a fare io”. Però si augura che domenica il Dottore possa essere davanti, magari insieme a lui. “Mi piacerebbe e penso che su questa pista lui sarà più motivato che mai – continua Marc – A Jerez e Le Mans non era lontano dai primi e penso che qui sarà competitivo”.

Però Marquez è soprattutto concentrato sulla sua gara, “il Mugello e Barcellona saranno importanti per capire qual è realmente il mio livello – spiega – sono due piste molto tecniche e difficili. Soprattutto qui, se hai qualche problema fatichi più che in altre piste. Ricordo bene che mi è successo così due anni fa. Non posso dire che sia il mio circuito preferito, ma mi piace. Soprattutto quando riesco a trovare un buon setup”. Marc scherza, ma è consapevole che la pioggia potrebbe essere un guaio per lui.

Guidare qui una MotoGP non è semplice – afferma – si raggiunge la più alta velocità di tutto il campionato in fondo al rettilineo e ho bisogno di fare chilometri per prendere le misure”. Se sarà una gara bagnata però sembra avere imparato bene la lezione di Le Mans. “Ho capito molte cose – conferma – soprattutto a inizio gara quando c’era più acqua. In MotoGP bisogna gestire il consumo delle gomme da bagnato, non è come in Moto2 dove puoi andare al massimo dall’inizio alla fine della gara”.

Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa è uno di quei piloti che è riuscito a diventare competitivo in quelle condizioni dopo avere faticato a lungo. “Adesso mi diverto di più con la pioggia. Non è facile farlo quando sei nelle retrovie –scherza ricordando le difficoltà passate – Per riuscirci ho lavorato molto e su ogni punto. Non mi sentivo proprio a mio agio sulla moto”. Quindi adesso può guardare avanti con fiducia: “la partenza della stagione è stata molto buona e qui mi sono sempre trovato bene e anche la Honda – ricorda – Spero di continuare su questa strada”.

Chi invece ha bisogno di una sterzata decisa dopo il flop di Le Mans è Jorge Lorenzo. Non è ancora chiaro cosa lo abbia limitato in gara, “ma non è la prima volta che una gomma dello stesso tipo restituisce sensazioni completamente differenti – sottolinea – Ma sono cose che possono accadere e bisogna tenerle in conto, non mi aspettavo di andare così bene in Qatar e neppure così male in Francia”. Comunque il maiorchino non vuole abbattersi, “anzi non ho perso un briciolo né di ottimismo né di motivazione – conferma – Il Mugello è un Gran Premio speciale anche per me”.

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