Marelli, un passo avanti ma non basta

Cecchinelli: "sarà il miglior software per il tem indipendenti". Ma a Le Mans troppi problemi

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Il 2014 in MotoGP è già iniziato, almeno per quanto riguarda il nuove ‘cervello’ che tutte le moto avranno dal prossimo anno. Dai test invernali di Sepang, infatti, quattro squadre stanno utilizzando e portando avanti lo sviluppo della centralina Magneti Marelli che sarà lo standard per il prossimo anno. Sono tutti CRT, Iodaracing, Forward, Avintia e PBM, per solo la moto realizzata internamente. Le Art hanno preferito utilizzare l’elettronica Aprilia che è molto evoluta e anche Gresini ha continuato a portare avanti il lavoro fatto all’interno cominciato lo scorso anno.

Il debutto della centralina italiana non era stato dei migliori, le CRT avevano avuto delle giornate extra di test a Sepang, ma erano servite, più che a girare, a fare funzionare la nuova elettronica. I tecnici si sono trovati davanti a una pagina quasi bianca, con una mole di dati da scrivere perché tutto potesse funzionare. Lavoro lungo, con qualcuno più avvantaggiato di altri. Come Ioda che può contare sull’esperienza dell’ex Aprilia Paolo Biasio, o Forward che ha ingaggiato un tecnico esterno per aiutarli nel lavoro.

Corrado CecchinelliLe prime gare non sono andate lisce, controlli di trazione che non funzionavano, launch control poco affidabili e chi più ne ha più ne metta. Marelli ha reagito nei test di Jerez, portando nuove evoluzioni che poi sono state utilizzate dai team in gara a Le Mans. “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – si è espresso Corrado Cecchinelli, direttore tecnico del campionato, su motogp.com - Il sistema ha funzionato benissimo e ora inizieremo a migliorarlo. Si è compiuto un test fondamentale a Jerez e il risultato è stato soddisfacente. La miglioria principale riguarda il controllo anti-impennata e l’uscita di curva, e devo dire che tutti i piloti si sono detti molto contenti”.

In verità non sono state tutte rose e fiori e problemi ce ne sono ancora tanti da risolvere. Per esempio, a Le Mans Colin Edwards ha dovuto fare a meno per tutta la gara del traction control e anche le due FTR di Avintia non sono state immuni da inconvenienti elettronici, segno che la strada da fare è ancora lunga.

Abbiamo previsto ulteriori sviluppi, abbastanza significativi, durante i test post GP, perché non vogliamo introdurre nulla nei fine settimana di gara per evitare di creare problemi ai team - ha rassicurato Cecchinelli, che si è poi dimostrato molto ottimista sulle potenzialità della nuova elettronica – Penso che sarà il meglio che possiamo avere per un software standard. Siamo fiduciosi pensando nel 2014, sappiamo dove siamo ora e mi fido delle persone coinvolte in questo progetto. Come detto, sarà un software comune per tutti ma credo che sarà sempre meglio di quanto possa realizzare con le proprie forze un team indipendente”.

Un vantaggio in più, quasi certamente, l’avrà chi sceglierà di acquistare i motori Yamaha o la ‘production racer” di Honda, potendo contare sui tecnici delle due Case per il lavoro di adattamento del software generale alle esigenze della singola moto. Per adesso, a fare il ‘lavoro sporco’, ci pensano le CRT. Ancora una volta, come se non avessero già abbastanza problemi di competitività.

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