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Espargaro: non penso alla MotoGP

Pol: "la mia ossessione è vincere il titolo in Moto2. A fine stagione ne parleremo"

MotoGP: Espargaro: non penso alla MotoGP

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L’anno scorso era stato l’unico rivale di Marc Marquez, in questa stagione, dopo un avvio perfetto, è incappato in due ‘zeri’ ad Austin e Le Mans che gli hanno fatto perdere il contatto dalla testa della classifica. Ma non sono i risultati in pista a far parlare di Polyccio, bensì il suo futuro. A rivelare l’interessamento della Yamaha per lo spagnolo era stato Cal Crutchlow in una nostra intervista. La trattativa sarebbe già in uno stadio avanzato e una M1 sarebbe già pronta per lui.

Poi, in un'intervista pubblicata da il Mundo Deportivo non ha né confermato né smentito le voci: “a tutti piace parlare del futuro ma non è questo il momento più adatto, soprattutto per come si è messo il campionato – ha detto – Adesso la cosa più importante è lottare per il titolo, non c’è posto per altro nella mia testa. Lo faremo a metà e a fine stagione, non dopo solo quattro gare”. Risposta molto diplomatica, ma resta il fatto che il suo passaggio alla classe regina nel 2014 è dato per certo, come l’interessamento del fratello Aleix da parte di Suzuki. “Sarebbe il sogno di tutta la famiglia essere entrambi su una moto ufficiale in MotoGP il prossimo anno, sorrido solo a pensarlo – ha commentato – Penso non sia mai successo che due fratelli fossero in quella condizione. Aleix avrebbe finalmente la moto che merita, ma non la mia!” ha scherzato.

In attesa di sapere cosa gli riserverà il futuro il minore degli Esparagaro sta cercando di gestire al meglio la pressione che sente partendo da favorito. “E’ per tutti i piloti un’ossessione conquistare il titolo – ha ammesso – Vincere, essere il migliore, sono cose importanti e quelle che ti danno la spinta per lottare. Ogni mattina cerco di pensare ad altro, ma le gare sono un pensiero fisso. Devo imparare ad affrontare meglio le sconfitte”. Redding sarà il suo maggiore rivale, “ma 35 punti si possono ancora recuperare” ha assicurato, ma anche il compagno Tito Rabat sembra un pilota da tenere d’occhio. “Mi sarebbe piaciuto avere un team solo per me – ha ammesso Pol – come è successo a Lorenzo in 250 e a Marquez in Moto2, ma non tutti abbiamo la fortuna di avere degli sponsor che possono permettertelo. Chiaramente avrei preferito anch’io avere una squadra tutta per me, ma non è stato possibilie”.

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