Marinelli: Biaggi tester? Solo un'idea

Il responsabile SBK: "Per ora non è fattibile, concentriamoci sulla messa a punto"

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Per usare una metafora pugilistica, la Ducati si presenta al quarto round di Monza "alle corde". Dopo la Superpole colta da Carlos Checa in apertura a Phillip Island, la moto di Borgo Panigale ha subito colpi pesanti dalle rivali a quattro cilindri, senza mai chiudere a podio e con i due piloti ufficiali attualmente fuori dalla Top 10 nella classifica iridata. La guardia però resta alta.

"Come abbiamo visto in Australia, la Panigale ha un grande potenziale – ha detto il responsabile del progetto SBK Ernesto MarinelliTuttavia, non avendo riferimenti sulla maggior parte delle piste siamo costretti a ripartire da zero e trovare la quadratura del cerchio".

Qual è il bilancio alla vigilia di Monza?

"Veniamo da due gare complicate ad Aragon ed Assen, ma non solo per questioni tecniche. Ayrton ha collezionato qualche caduta di troppo che non aiuta la fiducia in sella, e Carlos ha avuto problemi alla spalla che sono degenerati dopo la gara olandese, raggiungendo una situazione critica quando invece un pilota come lui ci servirebbe al 200% in questa nuova avventura".

E un circuito veloce come Monza non vi aiuta di certo…

"È la pista più ostica per noi. Anche con gli air restrictors da 52 millimetri invece di 50 le differenze in velocità di punta sono minime. Le quattro cilindri possono fare uno sviluppo sulla potenza maggiore rispetto a noi. Questo non vuol dire che non possiamo difenderci. La frenata è il nostro punto di forza e dovremo sfruttarla al meglio per recuperare il gap alla fine dei rettilinei. Poi le gare sono sempre aperte".

Con tre gare già disputate urge correre ai ripari. Com'è cambiata la Panigale da inizio stagione?

"Stiamo lavorando a pieno regime con il nostro test team, capitanato da Matteo Baiocco. Questa settimana al Mugello è stato affiancato da Canepa e La Marra, con buoni risultati, e già ad Aragon avevamo portato uno step evolutivo alle fasature di aspirazione e scarico per migliorare la curva di coppia e la guidabilità. Abbiamo ancora componenti in prova ed il lavoro procede senza soste".

Cosa manca ancora?

"Ora ci serve la conferma da parte dei piloti ufficiali, ognuno con assetti diversi e quasi mai intercambiabili. L'abbiamo cercata a Jerez e lo rifaremo in altri test. La 1199 è una moto estremamente sensibile ai cambiamenti, molto comunicativa quando ti avvicini alla messa a punto ideale, ma più problematica quando esci da questa finestra".

Si è parlato di un possibile ingaggio di Max Biaggi come collaudatore. Che ne pensi?

"Max è un pilota incredibile. Ha dimostrato il proprio talento vincendo due titoli nelle derivate di serie ed è molto riconosciuto dal punto di vista mediatico. Da qui l'idea di Batta di portarlo a bordo, che è lecita e condivisibile. Ma per ora rimane un'idea e non è attuabile".

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