Dovi: non ho scuse, ho guidato male

"Un fine settimana disastroso. Marquez non va ammonito, ma avvertito sì"

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Andrea Dovizioso ha fatto una brutta gara a Jerez, ed è il primo ad ammetterlo. L'ottavo posto ad oltre 41" non lascia spazio ad interpretazioni, soprattutto perché il suo compagno di squadra, Nicky Hayden, pur arrivandogli solo una posizione davanti di secondi ne ha presi quasi la metà, venticinque.

"Sapevamo dall'inizio che avremmo faticato, ma è stata più dura di quanto mi aspettassi - ha confessato Dovi - Non ho guidato bene e la conferma è stata il gap che mi ha diviso da Hayden. Non ho scuse, devo imparare a gestire meglio la Ducati, ma fintantoché non miglioreremo la Desmosedici prenderemo sempre questi distacchi. Per fortuna ora abbiamo un nuovo telaio da provare, quello portato in gara da Michele Pirro: vedremo. Questo è stato un fine settimana da dimenticare, dobbiamo concentrarci sullo sviluppo".

Sviluppo però che Dovi sotto un certo punto di vista ha già bocciato visto che nel fine settimana ha ripetuto che il telaio che si accinge a provare non sarà la soluzione ai guai attuali.

"Quello che è successo oggi non è una novità - ha proseguito Andrea - stiamo usando la stessa moto dell'anno passato, il nostro problema è che la GP13 non gira, e poi ci sono altri inconvenienti minori, che però si aggiungono l'uno all'altro. Per spiegare i 41 secondi bisognerebbe spiegarli uno ad uno. Certo Nicky ha fatto meglio di me, ma quando non si riescono a fare le traiettorie corrette alla fine si perde terreno".

Anche quando l'avversario, come nel caso di Aleix Espargarò, guida una CRT.

"Espargarò è stato molto veloce - è stata la replica di Andrea - ma dall'esterno sembra che sia facile per lui portare la Art al limite. Non dico che sia effettivamente facile, ma per noi tenere quel passo significa usare molte energie fisiche. Non si può fare per l'intera gara".

Il risultato è stato una brutta gara.

"Più che brutta gara si può parlare di fine settimana disastroso perché non ho mai 'sentito' la moto ed in gara la sensazione, se possibile, è anche peggiorata con il pieno. Bisogna essere realisti, comunque, e non voglio pensarci troppo. Hayden è andato più forte di me e ci rifletterò, ma non troppo. Certo, speravo di essere più vicino. Per fortuna abbiamo subito un test, non credo, come ho detto, che risolverà il problema ma anche un piccolo cambiamento sarebbe ben accetto. Dopo tre giorni di prove e la gara abbiamo tutti i dati possibili, per questo sarà un test perfetto, ancor più perché Jerez per noi è una pista difficile. Non guarderemo troppo ai tempi, ma se ci sarà un miglioramento avvertibile o meno".

Sulle gomme, poi, Dovizioso è drastico.

"Quella dietro è calata un po' - spiega - ma non si poteva comunque forzare perché c'era un problema più grosso davanti. La Bridgestone ha sbagliato a portare gomme troppo morbide. Tutti abbiamo avuto questo problema davanti: erano sbagliate, punto. Il monogama non è assolutamente il problema, il problema è il metodo con cui la Bridgestone lavora".

E' un analitico, Dovi, e non si smentisce nemmeno parlando del 'contatto' fra Marquez e Lorenzo.

"Vorrei vedere cosa è accaduto negli ultimi giri per capire cosa è successo all'ultima curva. Penso che Marquez non l'abbia fatto apposta, Marquez ci ha provato, ha esagerato, ma ci può stare perché è un attimo arrivare lunghi, Jorge ha chiuso e si sono toccati. Non direi che si è trattato di una manovra sanzionabile, ma è stata una manovra abbastanza al limite. Ci si può toccare, sportellare, ma non deve essere una routine. Secondo me dare un avvertimento sarebbe il modo giusto di procedere da parte della Direzione di Gara. Bisognerebbe dire a Marc, sei stato un po' troppo aggressivo. Lui è uno che si butta tanto, ma non voglio fare commenti ulteriori sull'episodio".

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