Melandri: "Si lavora sul bagnato"

Marco non considera del tutto negativamente la giornata ma spera nel sole

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Alla fine ha staccato un quarto posto che certamente non soddisfa Marco Melandri - è ad oltre due secondi da Sykes - ma con le condizioni meteo di oggi può essere considerato un buon risultato.

- Non è stata certamente una giornata utile.

"E' stata una giornata... fredda. - ci ha detto il ravennate - Spero, invece, che sia inutile se verrà confermato il meteo che prevede un miglioramento per sabato e domenica".

- Si tratta praticamente della tua seconda uscita con la pioggia con la moto in configurazione 2013

"Sì, la prima è stata a Jerez dove le condizioni erano completamente differenti rispetto a qui anche perché la temperatura delle gomme non riesce a salire. E poi il grip dell'asfalto di Assen quando piove non è dei migliori".

- A cosa è, quindi, servita questa giornata?

"A cercare di capire come comportarsi in caso di pioggia, valutando i rischi con il bagnato. Sull'asciutto ripartiremo da zero ma spero di doverlo fare perché preferisco correre senza pioggia qui".

- A proposito di rischi, sono quelli che non sembra aver valutato Sykes

"E' lo stile di Tom! Quello che è incredibile non è tanto la velocità in se, quanto la sua capacità di andare forte subito, già dal momento dell'uscita dai box. Una cosa incredibile per me che devo aspettare che le gomme entrino in temperatura".

- Qual è la situazione tecnica attuale?

"Abbastanza buona. Devo migliorare l'ingresso in curva dove non sono veloce".

- Oggi ne avete approfittato per provare un pit stop

"Abbiamo provato un cambio gomme. ma soprattutto abbiamo provato a riorganizzare il tutto. Con la nuovissima regole si possono fare più cose, perché ci sono più persone che possono lavorare sulla moto".

A proposito della differenza di prestazioni (sinora...) tra Melandri e Davies, abbiamo approfittato della presenza al box BMW del direttore sportivo Serafino Foti per chiedergli una spiegazione tecnica: "E' una questione di stile di guida oltre che di una evidente diversità fisica. Chaz guida molto secco: stacca con forza e curva praticamente ad angolo retto, quindi non sente il chattering. Marco, invece, ha bisogno che la moto scorra in modo lineare in curva".

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