Suppo: Marquez tutto diverso da Stoner

"Simili solo nello stile di guida". Il rapporto con Pedrosa? "Domenica erano a cena insieme"

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Il fenomeno Marc Marquez con la vittoria ad Austin, e la ciliegina sulla torta texana del record di pilota più giovane a vincere una gara nella classe regina, ha monopolizzato tutte le prime pagine dei giornali. Un esordio migliore non poteva sperarlo. La formica atomica ha conquistato tutti con uno stile di guida spettacolare e un sorriso capace di fare breccia nel cuore di mamme e figlie. Chi cercava un sostituto al livello di Casey Stoner, a guardare le prime due gare, è stato accontentato. Livio Suppo, team principal della squadra Honda, commenta soddisfatto il weekend di Austin: “che su quella pista avesse la velocità per vincere lo sapevamo dopo i test. Una cosa però è avere le potenzialità e un altro è riuscirci, durante un Gran Premio devi essere capace di gestire la pressione. Abbiamo avuto la conferma che Marc ci riesce”.

In molti lo paragonano a Stoner, tu che conosci bene entrambi dei d’accordo?

Il loro stile di guida è simile, entrambi si muovono molto sulla moto e tagliano i cordoli, ma le loro similitudini finiscono qui. Ogni pilota è diverso dall’altro e loro due non fanno eccezione”.

Cosa ti ha colpito di più di Marquez in queste prime due gare?

La sua calma. Non si fa mai prendere dall’agitazione, qualsiasi cosa succeda, ed è una qualità molto importante per un pilota. E’ vero che non ci sono ancora stati grossi problemi da affrontare, ma anche quando c’è qualcosa che non va, Marc rimane calmo. Forse fa più effetto perché Casey si arrabbiava subito (ride), ma anche Dani a volte”.

Mentre tutti lo esaltano, Marquez dimostra calma anche nelle dichiarazioni.

Sono d’accordo con lui, bisogna mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare. Ha vinto alla seconda gara, ma Biaggi lo aveva fatto alla prima, Pedrosa alla terza e Lorenzo alla quarta. Quello che ha fatto più notizia è stata la sua giovane età, e il record, ma questa vittoria ha confermato quello che ho detto molte volte: i piloti forti sono subito veloci. E’ stato anche ‘fortunato’ che la seconda gara sia stata sua una pista nuova per tutti e quindi da esordiente è stato meno svantaggiato rispetto ai piloti che hanno più esperienza. Aspettiamo Jerez, dove Dani, Jorge e Valentino sono veloci e vedremo cosa riuscirà a fare”.

Dall’esterno, sembra che si impegni sempre al massimo, che sia uno che lavori molto. E’ così?

Assolutamente, Marc è uno che non lascia nulla al caso. Fa moltissime riunioni coi tecnici, studia la moto ed è molto professionale anche nella comunicazione, molto disponibile sia coi giornalisti che per gli eventi promozionali. Si è preparato molto bene anche dal punto fisico, abbiamo notato nei test a Sepang come sudasse molto poco anche con quel caldo terribile, segno di un ottimo allenamento”.

Quando avevate annunciato la coppia Pedrosa-Marquez per questa stagione in tanti vi avevano criticato. Avete la conferma che avete fatto la scelta giusta?

E’ ancora presto per dirlo, ma in questa squadra noi crediamo molto. Inoltre, non dimentichiamo che Marquez, nonostante i suoi risultati, è solo un esordiente mentre Dani e Jorge sono due piloti all’apice delle rispettive carriere e hanno molta esperienza”.

Come sono i rapporti ai box, c’è già qualche attrito?

Tutto il contrario, anzi sono molto buoni. Marc e Dani domenica sera, dopo la gara, sono stati a cena insieme per festeggiare. Pedrosa sa di essere molto forte e che in questi due primi Gran Premi avrebbe sofferto. Quella di Losail non è una delle sue piste preferite, infatti non ha mai vinto in tutta la sua carriera. Ad Austin inoltre era molto svantaggiato nel primo settore per il suo fisico. Eppure è stato in testa per molti giri ed ha fatta una gran gara”.

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