Ioda, due piloti ma una sola moto nel box

Petrucci e Pesek costretti ad alternarsi a Sepang sull'unica Suter a disposizione


Non è iniziato nel migliore dei modi il 2013 di Danilo Petrucci. A Sepang oggi ha dovuto guidare la sua Ioda-Suter per 27 giri senza potere contare sui controlli elettronici: “almeno io ho girato e devo dire che guidare una MotoGP da 220 cavalli senza alcun controllo di trazione, anti impennamento o ride by wire è un bel gusto” si è consolato il ternano. Però il lavoro da fare è molto lungo perché quella fornita da Magneti Marelli è un’elettronica del tutto vergine e la centralina va programmata da zero, senza nessun set up base su cui contare per fare i primi passi.

Ma i problemi di Petrux, condivisi con le altre CRT che hanno scelto di adottare l’elettronica italiana, non finiscono qui. Innanzitutto la moto che l’italiano sta provando in Malesia è dotata del primo telaio 2012, quello corto di derivazione Moto2 che Edwards aveva criticato a più riprese. L’ultima evoluzione che il texano ha portato in gara non c’è e la moto 2013 si spera per vederla per i secondi test malesi.

Non è tutto, anche se la squadra ha raddoppiato il numero dei piloti per questa stagione, con l’ingresso di Pesek, nel box di Sepang c’è una sola moto. Così Danilo e Lukas dovranno alternarsi in sella all’unica CRT disponibile, incrociando le dita che non ci siano imprevisti. “Il materiale per due moto in questo momento non c’è – ci ha confermato Petrucci – Io girerò domani mattina e Pesek nel pomeriggio, nei prossimi giorni non so ancora, ci alterneremo in qualche modo”.

Non una bella notizia, l’elettronica è tutta da sviluppare e il ceco deve ancora fare i primi chilometri su una CRT. Dividere la moto col mio compagno di squadra non è una scelta che condivido ma non sono io che decido – ha detto Petrux, logicamente seccato - Vorrei essere protagonista quest'anno, non partecipante”. Non resta che sperare, almeno per una volta, che il buon giorno non si veda dal mattino.

Articoli che potrebbero interessarti