Top e Flop 2012: Sykes e Melandri

Tom ha perso il mondiale ma conquistato i tifosi, troppi errrori sul finale per Marco

Mezzo punto a decidere un mondiale non si vede spesso, è il distacco che ha permesso a Max Biaggi di prendersi il numero 1 e che ha costretto Tom Sykes al ruolo di vice campione. La lotta tra il “vecchio” corsaro e l’outsider della Kawasaki è stato il leitmotiv dell’ultima stagione Superbike, con anche Marco Melandri della partita fino alla penultima gara. Sykes ha perso, però si è conquistato le simpatie degli appassionati che hanno trovato in lui un pilota capace di riportare in alto la “verdona”. Ha deluso invece Marco, protagonista di un buon 2012 ma reo di avere buttato all’aria ogni speranza iridata proprio quando il traguardo era ormai vicino. Sicuramente la SBK ha trovato due protagonisti anche per il 2013.

TOP: SYKES – A inizio anno il britannico poteva vantare appena una vittoria e un 9° posto come migliore risultato nella classifica finale, datato 2009 quando correva con la Yamaha. Veloce in prova ma incostante in gara, in pochi avrebbero creduto che Tom sarebbe stato in gioco per il titolo fino alla fine. Invece Sykes è quello che ha sbagliato meno, ha conquistato 9 superpole, 13 podi e 4 vittorie. Ha riportato la Kawasaki nelle posizioni che contano e senza una rottura che gli ha tolto punti importanti forse sarebbe lui oggi il campione del mondo.

La storia, e le gare, non si fanno con i se, ma Tom ha comunque fatto una grande stagione, unendo velocità e costanza. Sulla nostra pagina Facebook in tanti l’avete segnalato come uno dei Top del 2012 e la promozione se l’è guadagnata sul campo. Spettacolare nella guida, ha fatto sognare i tifosi che aspettavano ormai da troppi anni l’erede di Scott Russell, unico a vincere un titolo sulla Kawasaki. Ora che l’hanno trovato se lo tengono stretto, Sykes è ancora giovane e il suo nome è destinato a comparire ancora sulle cronache delle derivate di serie.

Marco MelandriFLOP: MELANDRI – Difficile bocciare un pilota che ha portato finalmente alla vittoria la BMW, che negli scorsi anni faceva parlare di sé solo per i grandi investimenti e gli scarsi risultati. Melandri l’ha fatta salire sul gradino più alto del podio (6 volte) e le ha regalato anche la prima doppietta. Tutto nella sua prima stagione sulla moto tedesca. Ma ha fallito nel centrare l’obiettivo più importante, il titolo.

Era all’esordio con la Casa dell’elica, però il colpo grosso era a un passo. La sensazione, a guardare i numeri, è quella che sia stato proprio Marco a consegnare a Biaggi il mondiale su un piatto d’argento. Nelle ultime tre gare della stagione, il ravennate ha visto il traguardo appena una volta su 6 manche, lasciando per strada ben più di quei 30 punti scarsi che lo hanno separato dal Corsaro alla fine. Errori pesanti come macigni su una classifica che poteva avere tutt’altro sapore.

Le attenuanti ci sono tutte e Melandri è stato comunque il pilota che ha vinto di più quest’anno, ma forse questo non fa che rendere più amara la sconfitta. Soprattutto perché Marco è un pilota di grande esperienza, che dovrebbe sapere gestire la pressione quando si lotta per un mondiale. Le premesse per riuscire dove ha fallito ci sono tutte.

Per questo Top e Flop grazie a Luca Nardi, Davide Mastropasqua, Luca Filippini, Daniel Santoli, Manzanarre Mazzacane, Stefano Baxani, Ileana De Luca, Andrea Rossi , Matteo Pogni, Alessandro Contaldo, Fabio Baratella, Lois Luigi Ruotolo e Mauro Polli che hanno scritto i loro suggerimenti sulla nostra pagina Facebook, continuate a farlo.


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