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Biaggi giovedì in Aprilia per il rinnovo

Max mattatore in tv: "entro un paio di settimane definiremo tutto"

Moto - News: Biaggi giovedì in Aprilia per il rinnovo

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La MotoGP ha corso in Malesia e mentre Valentino Rossi era già andato a letto, rimuginando su un quinto posto tutt'altro che esaltante, il vero mattatore della domenica televisiva italiana è stato il vecchio Max Biaggi. Già, proprio il pilota che la top class ha messo alla porta nell'ormai lontano 2005 ma che da due settimane sta tenendo banco dappertutto: giornali, tv, radio.

Sorridente e rilassato, vestito casual-sportivo-elegante, il fresco iridato Superbike in meno di due ore il è passato sui programmi più prestigiosi del prime time Rai. Prima è stato intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo fa”, in compagnia di Teo Teocoli. Una ribalta non propriamente sportiva che Biaggi ha retto con disinvoltura. Tanto che nelll'ultima risposta ha spostando abilmente il baricentro. “Il trionfo in pista è stata anche un riscatto per la nostra industria, molte aziende licenziano, Aprilia del presidente Colaninno invece ha avuto più coraggio: ha investito e ha vinto. Se il mio Mondiale significherà posti di lavoro, sarà un motivo di soddisfazione in più”.

Più tardi Biaggi ha “aperto” la Domenica Sportiva, gustando tra l'altro sui monitor di servizio la rimonta dalla sua Roma passata per 4-2 sul campo del Genoa. In studio c'era anche la RSV4 con il mumero tre. “Abbiamo compiuto un'impresa vincendo il Mondiale per mezzo punto, non era mai successo”. Poi, stuzzicato sull'immediato futuro e sul rinnovo, ha detto: “entro un paio di settimane dovremo definire tutto perchè poi cominciano i test invernali veri”. L'incontro fra le parti avverà alla sede Aprilia di Noale giovedì, dove si parlerà di un prolungamento del contratto.

La conduttrice ha ricordato Simoncelli scomparso in Malesia proprio un anno fa e Biaggi, che sulla vicenda ha sempre tenuto un profilo molto basso, ha detto: “Ormai simili tragedie nel nostro sport non succedono quasi più e siamo rimasti tutti molti colpiti. Però si può ricordare anche con il silenzio”.

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