Stoner: il peggiore week-end in Honda

Casey: "Gomme dalla carcassa troppo morbida, non riesco a curvare"


L'atmosfera bucolica del circuito del Mugello non sembra giovare particolarmente al country-boy Casey Stoner. Sulla pista toscana, la borsa dei trucchi dell'australiano è sembrata meno piena di quella dei rivali Pedrosa e Lorenzo, e servirà la proverbiale estrazione di conigli dal cilindro da parte del pilota e del suo staff tecnico per lottare per la vittoria domani.

"È dall'inizio del fine settimana che siamo lontani dal passo ideale – ha detto Stoner, che ha migliorato di solo un secondo il tempo di 1'48.6 fatto registrare nella prima sessione di libereNon siamo migliorati, invece gli altri si. Abbiamo provato diverse modifiche, ma senza successo. Direi che finora è stato il peggiore fine settimana della mia carriera in Honda. Dopo una lunga riunione abbiamo deciso di tenere due opzioni diverse sulle moto durante il warm-up, per cercare di capire il più in fretta possibile in che direzione muoverci per la gara".

Il campione in carica non ha mai fatto mistero di non gradire le nuove gomme Bridgestone, che per lui in questo caso creano complicazioni aggiuntive.

"Il chattering è sempre un problema, ma qui vorrei quasi averne un po' di più pur di riuscire a fare curvare la moto. Non siamo riusciti a trovare il giusto grip sulla spalla della gomma nelle curve lunghe, e questo problema è ancora più marcato con la mescola dura. La moto si comporta bene in fase di frenata, ma fatico molto in ingresso. Normalmente gioco con l'acceleratore per sovrasterzare, ma quando ci provo qui la moto mi tira verso l'esterno".

A complicare ulteriormente la questione, la scarsa varietà delle mescole a disposizione in Italia.

"Con la soft riesco ad essere più veloce in un paio di settori, ma non siamo autorizzati ad usarla in gara. Le CRT invece si… Il problema è che la Honda non riesce a generare temperature sufficientemente alte al posteriore. In Germania ci ha aiutato, soprattutto nelle curve a sinistra, ma altrove dobbiamo imparare a sfruttare meglio il retrotreno perché la mescola è generalmente troppo dura per noi".

Da quando ha annunciato il ritiro, Stoner sembra avere eliminato i (già di per sé pochi) peli che aveva sulla lingua riguardo alle politiche della MotoGP.

"L'anno scorso il problema era che le gomme non andavano in temperatura abbastanza facilmente. Hanno deciso di risolverlo semplicemente portando pneumatici dalla carcassa più morbida e mescole più dure. In realtà, una buona gomma è fatta esattamente al contrario. Basta osservare il numero di cadute qui: i piloti commettono più errori e vanno lunghi alle curve, perché la carcassa più morbida diminuisce la potenza e stabilità delle frenate".

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