Dovizioso: basta piloti fermi in pista

Andrea attacca: "bisogna sanzionare certi comportamenti, sono pericolosi"


Il Mugello è sempre il MugelloAndrea Dovizioso pronuncia questa parole con una voce carica di aspettative. Ancora  una volta in qualifica non è riuscito a mostrare tutto il suo potenziale, il 7° posto gli va un po’ stretto, ma non è stata solo colpa sua. Un giro buono è stato rovinato da Ellison, “ma fosse stato solo lui il problema – commenta leggermente sconsolato – situazioni come queste capitano spesso. Capisco che siano più lente di noi, ma non è normale trovarne tre praticamente ferme in traiettoria”. Intoppi di cui il forlivese è stufo: “bisogna prendere provvedimenti, questo è un comportamento stupido e pericoloso – afferma – Se ci fosse una sanzione sono sicuroche ci penserebbero due volte prima di rifarlo”. Non che in MotoGP siano tutti santi e la Ducati bianca e verde è ben conosciuta in questo senso. “Barbera ha fatto il suo giro veloce proprio dietro di me – dice – non sono cose che facciano troppo piacere”.

Come quella di avere perso per solo due millesimi la seconda fila. “Il giro rovinato e poi l’errore all’uscita della Poggio Secco, quando ho perso il piede dalla pedana, mi hanno fatto perdere concentrazione –ammette – Non ero più sciolto come prima nella guida, ma proprio per questo motivo essere comunque a soli quattro decimi da Pedrosa . La posizione di partenza non è delle migliori ma sono sicuro di avere un ottimo passo per la gara, sul 1’48” basso, spero che basti per stare con Lorenzo”. E’ lui il favorito per il pilota del team Tech3 “poi c’è Pedrosa e dopo io e Stoner” aggiunge.

La ricetta per il successo sulla pista toscana non è facile. “Dipende dalla temperatura che ci sarà domani – spiega il Dovi – fare 23 giri su questa pista può essere molto faticoso. Inoltre bisogna considerare le gomme, ma secondo me nessuno userà la extra dura, non c’è nessun motivo. È molto simile alla standard”.

Quella italiana sarà una gara speciale, il forlivese deve continuare a dimostrare il suo valore a Yamaha e vincere il ballottaggio con Spies per salire sulla M1 ufficiale nel 2013. “Ben sta provando ad andare forte, ma non ci sta riuscendo – la sua analisi – So che stanno valutando le mie prestazioni, ma anche il passaporto di Spies ha il suo peso nella scelta”. Anche per l’attesa di Iwata ha una spiegazione: “il pilota più forte ce l’hanno già, non hanno bisogno di fare le cose in fretta. Se stanno aspettando anche la scelta di Valentino? Può darsi, in questo momento possono permetterselo”. L’ultima domanda è se si dovrà aspettare ancora molto. “Penso che a Laguna Seca si saprà tutto” è la certezza di Dovizioso.

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